martedì 18 dicembre 2012

La regola del cinque




Cinque vittorie, cinque sconfitte: cinque gol per salutare l'anno e chiuderlo al quinto posto

Aquila batte Maracana 5-1 (3-0)

Aquila (2-3-1): Romanin, M.Bernardini, Summo, Diazzi, L.Bernardini, Appignani, Gentili. (Calabrese, Solini, Lattante). All.: Fornasari.
Reti: Appignani, Gentili (3), L.Bernardini.

M.Bernardini: Un turno di letargo e l'orso polare si risveglia con la giusta fame per la caccia alle foche. Scava le buche nel ghiaccio, colpisce con zampate tutto quello che vede. Termico.

Summo: ''Gioco di mano, gioco di villano'', canticchia mentre irride l'attaccante sgomitatore. Poi ci prende gusto e compone: ''Alla difesa non ambisco, ma le punte le bandisco. Le colpisco sul menisco, tramortisco e le stordisco: non per niente mi chiamo S..''.Canzoniere.

Diazzi: Sedicente esperto di igiene orale e di lingue irsute, sputacchia un tiro avvelenato che fa venire un'afta al portiere, ma fa bene ai palati dei compagni. Freshmaker.

L.Bernardini: Il pirata dei caraibi può trasformarsi nel corsaro marrone. Lo chiamavano capitan (senza) Mutande, Jack Squarrauws. Boxer.

Appignani: Come Hansel & Gretel aveva raccolto con pazienza tanti piccoli rimbalzini, che poi lascia rotolare maligni per trovare la strada del vantaggio. MarzAppane.

Gentili: Ottimizza i tempi e suona tre volte per recapitare i regali in arretrato, senza che la palla si incastri nel camino. Cartolina natalizia, niente pacchi. Presente.

Calabrese: Lui invece nel camino prova a passarci, ma rischia di venir menato dagli abitanti della casa che non vogliono la calza. Così facendo si procura un bel fallo, per chiudere i conti e cantare Silent Night. Befa-Nino.

Solini: In macchina pontifica, in campo è da scomunica. Autonomia ridotta,  ma di certo anche questa è stata una prova di Fede. Assolto.

Lattante: Facile ironizzare su buchi tappati, movimenti verso l'interno, aperture (chiusure) improvvise, azioni in verticale, rimesse dal fondo, tentativi di sfondamento e rimpalli vinti anche con un po' di c... . Tanto il kataklisman se lo fa lui. Ano-malo.

Fornasari: Schiera pedoni, torri e regine, i suoi ordini partoriscono l'ordine ed è facile dare scacco matto. Kasparov.




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martedì 11 dicembre 2012

martedì 4 dicembre 2012

Freddati




Seleccion batte Aquila 3-2 (2-1).
   Aquila (2-3-1): Romanin, Bernardini, M. Rinaldi, Diazzi, Appignani, Summo, A.Rinaldi. (Lattante, Solini, Calabrese). All.: Fornasari.
   Reti: nel pt A.Rinaldi, nel st Diazzi.

Bernardini: I suoi rami sono come quelli di un maestoso albero gelato nell'immensa pianura. Per veder spuntare una parvenza di gemme, ha bisogno che qualcuno accenda un grosso fuoco. Galaverna.

M.Rinaldi: L'uomo che guarda si dimentica l'uomo che attacca, ed e' il primo gol. Poi suona la sveglia, Marco si desta e svolge come sa le sue attivita'. Pre-tesi.

Diazzi: Il gol e' importante per il suo morale. A volte pigia sull'acceleratore, vede i giri che salgono ma la macchina sta ferma. Altre volte e' convinto di avere il telepass e sbatte sulle sbarre. Tagliando.

Appignani: I troll di caverna migliorano quando le temperature scendono. Il nano ghiacciato pulisce l'accesso della grotta, a tratti riesce a diventare l'incubo dei bambini. Babau.

Summo: Trenta bianchi destrier su un colle rosso battono e mordono, ma nessuno si e' mosso. Di Bilbo e' quest'indovinello e casca a pennello, a Sisco tanti auguri, che la tua forza duri, tu che tra tutti noi sei tra i piu' puri, e ogni volta lo assicuri. Non ti abbater per l'età, ciascuno si merita gli anni che ha. Trentenne!

A. Rinaldi: A buon intenditor, poche parole. Le sue si chiamano gol e il taciturno della famiglia rende apprezzabile il suo linguaggio: come quando in spogliatoio, in due frasi, inquadra la situazione. Sintetico.

Lattante: Finisce come un bandolero stanco (col cuore infranto) una partita giocata nel far west. Accarezza un po' la colt, ma le polveri sono bagnate, peccato. Viso Pallido. Augh.

Calabrese: Il delfinotto cammina che sembra un uomo, ma il ragazzo si farà, anche se ha le spalle strette. Forse la notte Nino si sognerà la palla-gol, ma non e' da questi particolari che si giudica un giocatore. Cetaceo.

Solini: Il ritorno e' quello di un mozzo che capisce che questo mancava alla ciurma. Ha la testa più libera di tati gli altri si inventa un colpo di spugna che poteva valere l'approdo. Redivivo.

Fornasari: Un uomo con la valigia che arriva all'ultimo, soffre come un matto in panchina, poi subito scappa per altri lidi familiari. Esemplare.










martedì 20 novembre 2012

Baila la manita


 Fiodena batte Aquila 1976 5-2 (3-2).
   Aquila (2-3-1): Romanin, Checchi, Bernardini M., Summo, Appignani, Rinaldi A., Gentili. (Lattante, Rinaldi M., Diazzi). All.: Fornasari.
Reti: nel pt Rinaldi A. (2).




domenica 18 novembre 2012

Havana club






Aquila 1976 batte Atletico Marconi 1-0 (1-0).
   Aquila 1976 (2-3-1): Romanin, M.Bernardini, L.Bernardini, Lattante, Appignani, Gentili, Calabrese. (Rinaldi A., Rinaldi M., Summo). All.: Fornasari.
Reti: nel pt Gentili.

M.Bernardini: Per fortuna ad un certo punto qualcuno va a liberare il gemello cattivo, immobilizzando con la maschera di ferro quello troppo bonaccione.Speriamo abbiano buttato via le chiavi. Bipolare.

L.Bernardini: In anticipo, risente del jet-lag ancora prima di partire (come emerge dalle mail pomeridiane). I piedi sulla scaletta dell'aereo, è già imbottito di rum e sigari, è gia un uomo all'Havana. Fuso.

Lattante: Dal corso, alla corsa. Allenamenti da marines lo portano in condizione di non sentire piu' il fiatone, tanto che talvolta lo cerca come Astolfo con il senno perduto, dimenticandosi della partita. Iron-man.

Appignani: Barista anche in mezzo al campo, serve pochi cordiali e tanti strizzabudella. Dietro al bancone non fa venire nessuno, ora servirebbe qualche cocktail innovativo. Compìto.

Gentili: Resta senza benzina, ma appena arriva inietta il carburante per la vittoria della sua squadra. Riesce a sgusciare nel traffico, quanto basta per la zampata decisiva.Volante.

Calabrese: Ha la possibiltà di farsi chiamare Giral-Nino, se ne esce con il soprannome di mister Hula Hop. Sbullonato.

A.Rinaldi: Taekwondo sulle punte, capoeira a colpi di suola. Il ballerino samurai le tenta tutte, le sue sono arti parziali. Street fighter.

M.Rinaldi: Ogni scarrafone, è bello a mamma sua. Lui infatti non è il massimo dell'estetica, ma brilla in efficacia. Sotto gli occhi dei genitori, svolge con dovizia i lavori domestici. Colf.

Summo: Il disc jockey spinge play, e in un attimo dalla radio passa allo stadio. E anche Marconi, che la radio la inventò, deve inchinarsi. Alla console.

Fornasari: Trentuno vittoria, grande baldoria. Ora però lo vogliamo con la camomilla, da servire soprattutto al portiere.



martedì 6 novembre 2012

'Real Sola'

Real Zola batte Real Sola 3-1 (2-1).
Aquila (2-3-1): Romanin, Checchi, Bernardini M., Summo, Appignani, Rinaldi A., Gentili. (Calabrese, Solini, Lattante, Rinaldi M, Diazzi). All.: Fornasari.
    Reti: Rinaldi A.



sabato 3 novembre 2012

Totem

Vista la prima sconfitta, il mister ha deciso di affidarsi ad antichi riti propiziatori...

 


giovedì 1 novembre 2012

Dolcetto amaro




Gs Petroniano batte Aquila 1976 3-1 (1-1).

   Aquila (2-3-1): Romanin, M.Bernardini, Summo, Diazzi, Appignani, A.Rinaldi, Gentili. (Rinaldi, L.Bernardini, Lattante, Calabrese). All.: Fornasari.
Reti: nel pt Gentili.

M.Bernardini: Dai santi ai morti, il passo è breve, e lui tende a sotterrarsi. Peccato perche' e' un vigoroso cipresso, talvolta depresso. Piantato.

Summo: Un bagno di colla, per appiccicarsi alla punta come canfora moschicida. Dopo un confronto da arancia meccanica, finisce spremuto nel corpo, non nell'anima. Inesausto.

Diazzi: Corri cavallo, corri ti prego. Ma gli ostacoli sono troppo alti, fitto è il lancio di frecce, il terreno impestato dalle sabbie mobili. Artax.

Appignani: Se la rabbia saliva un altro po', la pelle diventava verde, Baratta si strappava e si trasformava nell'incredibile Hulk-ignani. All'intervallo, necessita di pacemaker. Collerico.

A.Rinaldi: Lo chiamavano Casanova, ma stenta nel sedurre le poco dolci donzelle. Compone qualche nota isolata, in attesa di un'intera serenata. Menestrello.

Gentili: Troppa voglia, bando ai preliminari: tecnicamente si parla di gol-azione precoce. Tutto subito, il resto è mancia. Febbrile.

Rinaldi: Dispensa sbadigli, nel letargo della panchina. Poi l'orso si sveglia e va subito a caccia nel torrente, ma i salmoni guizzano veloci, controcorrente. Grizzly.

L.Bernardini: Con la caviglia dritta, forse avrebbe evitato una serata storta. Sciancato, sotto la pioggia, resta comunque a bordo (cazzo!) nonostante il naufragio. Claudicante.

Lattante: Saggetto o scherzetto? Prova a porre la domanda, ma non gli badano. Lotta allora con gli spettri, combattendo anche i suoi. Ghostbuster.

Calabrese: Una biglia buttata in una frenetica pista, cerca di massimizzare il punteggio e di aiutare la causa. Flipper.

Fornasari: I nervi a fior di pelle, Strama-ledice la sorte. La notte sogna di spaccare una zucca di Halloween in testa all'allenatore avversario. Passionale.

martedì 23 ottobre 2012

Lunedì da leoni





Aquila batte Akatsuki 3-2 (2-2).
   Aquila (2-3-1): Romanin, M.Bernardini, Rinaldi, Diazzi, Lattante, L.Bernardini, Gentili. (Appignani, Checchi, Summo, Calabrese). All.: Fornasari.
   Reti: nel pt Diazzi (2); nel st L.Bernardini.
 

M.Bernardini: Imbottito di valium, lotta con le palpebre per tutto il primo tempo. Poi una flebo di caffe' in panchina, e nel finale contribuisce a sparecchiare la colazione. Morfeo.

Rinaldi: Il silenzio e' d'oro, ma le sue parole valgono la golden. Filosofeggia di oratoria con la punta: piu' che con le scivolate, la stende a suon di ciance. Sofista.

Diazzi: Convergere al centro, tirare, segnare. Sembra facile però l'invenzione andava brevettata. Quando si accende la lampadina, il genietto e' libero di fulminare i cattivi. Edison.

Lattante: Stretto nel body come un paggetto, in mezzo al campo lo attende un saggetto. Ringhia, combatte, prova anche un tirotto. L'incrocio lo stoppa, e lui gonfia il petto.

L.Bernardini: Un anello per dribblarli tutti e spegnere le speranze dell'armata giapponese, come candeline sulla torta dell'eta'. Uno in piu'.    

Gentili: Svegliatelo quando finisce ottobre. Gira sui ceppi accesi il bomber scoppiettando, va per il campo fischiando, la rete a ricercar. Fiammifero.

Appignani: Ramazza umana. Maniaco del pulito, va a raschiare tutti i pertugi sporchi, senza preoccuparsi di non rovinare quel che c'è sotto. Mastrolindo.

Checchi: La scivolata a tenaglia, abrasione incorporata, e' un marchio di fabbrica. Suturate le ferite, il giudizio non si abbassa. Incisivo (!)

Summo: Sbava sulle inferriate della panchina, poi aprono le gabbie e liberano un rognosissimo dobermann. Azzanna a piu' non posso, i denti se li rompono gli altri. Unbreakable.

Calabrese: Brevi ma intense scampagnate per festeggiare gli anni, con la sosta a cercar funghi sotto i fari dello Zoni. Rapato.

Fornasari: Disegna accurati schemi, poi ci mette poco a rompere la lavagnetta come Sinisa. Imbraccia il kalashnikov e avanti il prossimo. Elastico.

martedì 16 ottobre 2012

Teste calde




Aquila batte Ghepard 88 3-0 (1-0).
Aquila (2-3-1): Romanin, M.Bernardini, M. Rinaldi, Summo, Lattante, L.Bernardini, Gentili. (Appignani, A.Rinaldi, Calabrese). All.: Fornasari.
   Reti: nel pt M.Rinaldi; nel st L.Bernardini, A.Rinaldi.

M.Bernardini: Si prodiga per risolvere tante piccole beghe condominiali, fino a quando il signor Lopez non gli dà sui nervi. Costretto a sedersi, studia le pratiche, poi rientra per chiudere l'assemblea. Azzeccagargugli.

M. Rinaldi: Quando lo prende l'ormone d'area, è una forza inarrestabile. Come le tartartughine appena nate vanno naturalmente all'acqua, lui non resiste ai colpi di testa. TestosteRina.

Summo: Lo sapevate? In altre epoche, quando ancora il mondo era una massa informe, c'era il popolo degli Inseguitori. Ma chi spingeva gli Insenguitori a inseguire? Scopritelo: inseguitori di inseguitori, presto su Sischetional Channel.

Lattante: Con la punta c'eravamo, per il tacco c'è da lavorare. Vuole ballare in prima fila, ricerca un genere di lusso, ma alla fine capisce che serve pura breakdance da periferia. Bronx. 

L.Bernardini: La febbre del lunedì sera gli arroventa la fronte quanto basta: la zuccata è cotta a puntino. Batterio Killer.

Gentili: Arrivato nello spogliatoio si mangerebbe le borse dei compagni. Coltiva la fame, giovane formica. In inverno le cicale spariranno. Accumulatore.

Appignani: Gira con una grande falce, per star sicuro di estirpare tutte le erbacce cattive. Il cupo mietitore ammazza il gioco altrui, recide le forze vitali. Atropo.

A. Rinaldi: Falcata imprendibile alla Husa-Rin Bolt, avvitamento rovesciato ritornato da mago del trampolino. A cinque cerchi.

Calabrese:  Aspetta il suo turno, con la pazienza del pensionato in fila al quartiere Reno. Documenti rinnovati, si butta dentro alla ricerca dell'identità ed e' sulla buona strada per trovarla. Applicato.

Fornasari: Si presenta ''in pantofole'', simulando incertezza. Ma è lui il pilota mascherato che tiene ben salda la cloche dell'Eagle Air. Barone Rosso.














mercoledì 10 ottobre 2012

Se son rose...








Aquila batte Athena 2-1 (1-1).

   Aquila (2-3-1): Romanin, M.Bernardini, Summo, Lattante, Appignani, L.Bernardini, Calabrese. (M.Rinaldi, Diazzi, A.Rinaldi, Gentili). All.: nessuno.

   Reti: nel pt Lattante, nel st Summo.

M.Bernardini: Testimone per la difesa, resiste alle deboli obiezioni avanzate. Il fiore ben appuntato all'occhiello, dovrà resistere ai tanti processi invernali. Elementare.

Summo: Domenica sera lui era già allo Zoni ad anticipare tutti quanti. Asciugato dall'estate, rinfrancato dal gollaccio, dimostra una forma olimpica, da Neymar. Invictus.

Lattante: Ottimo audience per la prima puntata, il nuovo format Tango & Football  promette bene. Il titolo del reality è ancora da scrivere, almeno Survivor sembra alle spalle. Olè.

Appignani: Il record di vasche non glielo toglie nessuno. Sente di dover attraversare lo stretto, rischia di affogare nelle pozzanghere. Pinnato.

L.Bernardini
: Bologna per lui provinciale, Parigi minore. I fianchi un po' molli, deve ritrovare lo spunto per far tornare San Luca, la sua Notre Dame. Quasimodo.

Calabrese: In eterna fila per un nuovo prodotto della Mela, vuole acchiappare tutta la frutta che luccica sugli alberi. Col cestino, arraffa quel che può, dimentica di raccogliere i falli. Agreste.

Rinaldi M.: Il grande fratello staziona nel confessionale, nessun concorrente gli sfugge via. Tutti nominati ieri sera, c'era un osso troppo duro. Rinagade.

Diazzi: Framenti di Kriptonite nell'aria creano strani effetti al nostro Clark. Ipercorse sulla fascia, alternate a momenti di appannamento con figure da fumetto. Superdiaz.

Rinaldi A.: Il paladino Rinaldo prova a suonare la sua canzone: mosse da damerino e colpi di Kung Fu. Da scoprire. Incipit.

Gentili: Sì, la partita è tutta un quiz, e noi giochiamo, e rigiochiamo... Torna a casa con la fame, dopo essersi seduto ad una tavola imbandita. Acquolina. 






lunedì 23 luglio 2012

Highways






Non s'hanno proprio da fare coteste pagelle,
cresca la fame e ne rivedremo delle belle
meglio un'estate ferma, di silenzio e attesa
e non toccherà sempre all'Aquila firmar la  resa,


Qualche mese di sosta per  respirare
poi verrà settembre con i consueti auspici
tra mari e montagne e nozze da preparare
da queste storie il pallone trarra' benefici

A guisa di Virgilio saluto i vostri viaggi
mantenetevi saldi, non perdetevi in vizi
un anno si aggiunge, ci troverà più saggi?

Troppo presto per dirlo, lontani gli inizi
Cuore e lotta non sono mai stati miraggi
Aggiustiam le autostrade, torneranno i giudizi




venerdì 13 luglio 2012

Satisfaction





Aquila e Vivo Positivo 2-2 (5-3 dopo i calci di rigore).
Aquila: Romanin, Checchi, Bernardini M., Lattante, Tonielli, Bernardini L., Gentili. (Rinaldi, Summo, Appignani, Calabrese). All.: nessuno.
Reti: Tonielli (2).

Checchi: Calma olimpica per la rincorsa dritta, esecuzione glaciale per la puntata decisiva. Rigor Mortis.

Bernardini M.: La partita non finisce mai: sotto la doccia si informa sulle probabilità, poi va a casa e si attacca alla rete come ai garretti degli avversari. A mezzanotte e 36 ecco la comunicazione alla squadra. Buonanotte, buonanotte Bernamino...

Lattante: ''Io non lo tiro''. L'umile coyote del Salento ingoia il cucchiaio e ulula alla sua luna, neppure troppo storta. Prima di salutare va come il pastore errante, indeciso tra l'acqua e il fuoco. Quelli della madre Puglia, che lo attende benigna. Emigrante.

Tonielli: Capitalizza al massimo, si dimostra un ottimo prestito nell'instabile mercato. Lo spread con lui si riduce, il rating migliora. Dopo il rigore i risparmiatori si chiedono se il prestito ha una scadenza. Rebus.


Bernardini L.: Arranca come Atlante, si porta in giro per il campo la sfera celeste. Frastornato dalla musica, piombo nelle scarpe, si riprende solo quando l'aria si riempie delle note degli Stones. 'I can't get no satisfaction', canticchia, autoironico. Arrotolato.


Gentili: A Narciso piaceva talmente tanto specchiarsi nell'acqua del fiume, che infine ci finì dentro e annegò. Mitologico.


Rinaldi: Il nostro grande grosso bosone di Higgs, fasciato in un vestitino che usava dieci anni fa. ''Ehy, avversario, stai fermo che te la passo lì!''. Occorre expertise.

Summo: Il pallone nuovo l'ha nascosto lui, perché prima della partita non aveva fatto in tempo a radiocomandarlo. E' sequestro di pallone. Mac Gyver.


Appignani: Trenta e non più trenta.Come i giorni di novembre, come i denari di Giuda, come i tiranni di Atene, gli scudetti della Juve. Trenta per mettere le ali e volare sulla fascia, come piace a lui. Lode.

Calabrese: Alberto Malesani a fine partita gli avrebbe detto:  ''tu si mollo!''. Azzarda i contrasti, nel primo tempo prova qualche giochetto di prestigio. Rientra nel pieno del tilt, il nuovo Ipad è così sottile...Kraft.

mercoledì 4 luglio 2012

Settimo cielo

Aquila batte Intercar 7-0 (2-0).
Aquila (2-3-1): Romanin, Bernardini M., Rinaldi, Diazzi, Tonielli, Appignani, Bernardini L. (Solini, Calabrese, Lattante, Gentili).
Reti: Bernardini L., Appignani, autorete, Gentili, Diazzi, Solini, Lattante.

Bernardini M..: In una mano la calcolatrice, nell'altra il pallottoliere, sai mai a fidarti. Ha tutto il tempo per contare e attivare il risparmio energetico, in una tranquilla serata d'estate. Keplero.

Rinaldi: Istruzioni per l'uso: non agitare, altrimenti esplode. Conclude il viaggio senza patemi, il potenziale lo farà presto brillare. NitrogliceRina.

Diazzi: Con mani, piedi e tasche bucate spende, scialacqua e sperpera.. E' uno schiaffo agli affamati di gol che poi umilia con una deviazione di classe. Spennato.

Tonielli: Ritto sul molo, grida ordini a destra e a manca neanche fosse capitan Findus. Poi quando capisce che ha che fare con dei sofficini, finalmente può farsi la barba.Cosacco.

Appignani: Al limite della prescrizione, segna una rete colposa che vale un rinvio a giudizio. Il centrocampista togato esulta, ma chi commenta la rete si appella al quinto emendamento. Indulto.

Bernardini L.: La foto la scatta lui per primo, con una puntatina che apre le danze. Dopo diffonde le partecipazioni e anche i compagni giocano al gol. Iniziatore.

Solini: Pagella merenda est e mai lo fu più di così. Smette di seguire le bricioline che gli sparge Gretel e finalmente trova la via. Battezzato.

Calabrese: Viene giù dai monti, dai boschi, prati in fiore. E porta con amore, la sua qualità. Che bella novità, El Ninho che bonta'. Assist-man.

Lattante: Il black out è dentro e fuori e lo oscura per un po'. Ma poi, quando non si ribalta, le luci della ribalta le trova anche lui. Canotta!

Bomber: Svolazza da un torneo all'altro, come una farfalla che vuole il polline da mille fiori. Viaggia sulle montagne russe, la sua Mirabilandia l'aspetta qua. Luna Park.




domenica 1 luglio 2012

Caldo matto

Aquila batte Airone 5-2
Aquila (2-3-1): Romanin, Checchi, Rinaldi, Tonielli, Appignani, Bernardini L., Gentili. (Calabrese, Lattante).
Reti: Gentili, Tonielli, Rinaldi, Bernardini L., Lattante.

Checchi: Caronte prevale sul Cerbero della difesa, fino a metà ha bisogno di un mutuo per l'ossigeno. Poi si ingroppa un avversario e solo allora si riprende un po'. Marittimo.

Rinaldi: Quando sale, Marco crea e dà il sapore. Con questo slogan non ha bisogno di tirare in ballo la sorella del nemico per aver lui l'erba più verde. Lanciato.

Tonielli: L'immensa pianura lo vede dominatore, fa tremar da subito terra e aironi. Da bravo guardiano non dà a nessuno le chiavi del catenaccio, che organizza con sapienza. Magnitudo.

Appignani: Il bronzetto di via Torleone si mimetizza negli spazi bui. Da Gallipoli a via Libia, il sole del sud lo accompagna nel risveglio della ripresa, quando sradica e strappa tutto quello che può. CavatAppi.

Bernardini: Presto sposato, per ora solo spossato. La esse di troppo è una palla al piede che non si fida a dare ai compagni.. Riceve e segna un gol facile, da respirare. Claustrofobico.

Gentili: Il cinico che è in lui salta fuori a targhe alterne, comunque risulta decisivo.Si spezzetta in mille tornei, ma nel puzzle ci sono anche assist per i compagni. Ubiquo.

Calabrese: RoNin Hood e gli aquilotti van per la foresta, urca urca tirulero oggi splende il sol. E' felice del successo delle sue gesta, urca urca tirulero Nino segneraaa'.Disneyano.

Lattante: Tutti a letto dopo il carosello, oppure dopo il gol di Lascians. Sente ancora suonare i clacson della sera prima, la canotta bagnata alla Bruce Willis lo rende duro a morire. Die Hard.




giovedì 21 giugno 2012

Solstizio amaro



Bombers batte Aquila 4-2

Aquila (2-3-1): Romanin,. Checchi, Bernardini M., Lattante, Bernardini L., Summo, Gentili. (Solini, Tonielli, Diazzi, Rinaldi).
Reti: Gentili, Tonielli.

Checchi: Un solo gol subito con lui in campo, ma boccheggia nell'afa come un pescione fuori dalla boccia e ambisce alla panchina come ad un chiosco di bibite ghiacciate. Estatiè.

Bernardini M.: Lo statistico del blog parte statico e finisce stitico. Tutto sommato, una buona media e la forma del solido è rimasta calcolabile. Parallelepippedo.

Lattante: La prima cosa brutta è un contrasto stonato. Poi piglia ritmo e voce, addirittura ancheggia, gorgheggia, ma è afono su quella linea che sta inseguendo come una chimera. Tenorino. 

Bernardini L. La lunga marcia nuziale gli fiacca il corpo, il mutuo al tempo dello spread gli toglie il respiro. Capitano resta a bordo, questo torneo estivo s'ha da fare. Spirale.

Summo: Tanti piccoli scatti nel caldo, pillole di energia a tempo determinato. Dai cortometraggi  l'obiettivo è un colossal, la prossima partita tornerà ad essere l'uomo che corse due volte, regalandoci cameo e riprese d'autore. Hitchcock.

Gentili: Nell'ultimo giorno di primavera fa subito fiorire una barbogia urticante. Poi coltiva bene, ma spesso si perde nel bicchier d'acqua che non riesce a bere, si scioglie come un ghiacciolo. Squagliato.

Solini: Carneade, chi era costui? Lo scetticismo è un marchio di fabbrica, lo si vede quando sfiora la rete che vale come un esame di maturità. Liberarsi della palla per perdere peso. Paradosso aristotelico.

Tonielli: Debutto con assist, traversa e gol, ma la calura taglia le gambe anche a lui. Il folletto che ha bloccato il pc della moglie riesce ogni tanto a premere il tasto dell'avanti piano. Per  muovere il fermo immagine occorre rodaggio. Benvenuto.

Diazzi: Temporeggia e indugia, prende tempo e aspetta. Fatica ad uscire dalla sala d'attesa, chiede e ottiene una proroga: le scorribande sono rinviate alle prossime partite. In differita.

Rinaldi: Il dromedario prende il posto di chi c'era prima, le riserve d'acqua lo fanno uscire alla distanza. Se la squadra ha la temperatura che scotta, tranquilli: abbiamo l'aspiRina!









domenica 29 aprile 2012

Ritorno di fiamma


Aquila batte Real Zola 3-0 (2-0).
Aquila (2-3-1): Romanin, Bernardini M., Rinaldi, Diazzi, Bernardini L., Goteri, Gentili. (Lattante, Calabrese, Solini). All.: Fornasari.
Reti: Gentili, L.Bernardini, Goteri.

Bernardini M.: L'appello è superfluo, Michele è onnipresente. Lo shuttle continua a salire, è in orbita da tempo. Da lassù spiega a tutti che l'unica cosa Reale, dalle parti di Zola, è la salvezza dell'Aquila. Astronauta.


Rinaldi: Parte col piccone, prova a scavar buchi nel terreno. Quindi prende lo scalpello e rifinisce le brutte figure altrui. Infine azzarda il pennello, e la testa di Peppe è compiuta. Rina-scimentale.

Diazzi: Cucina subito il primo: sul vassoio c'è un triangolo volante per il vantaggio repentino. Vorrebbe rifarsi con secondo e contorni, ma a tavola sono servite solo specialità d'autore. Rimane a bocca asciutta, anche del dolce. Paste o pasticcini, dovevi portarli tu! Maitre.

Bernardini L.: Il vero colpo della strega è un incantesimo d'altri tempi. La macumba gastrica si è dissolta, la sua fattura la pagherà chi retrocede. Magia bianca, per infiammare un grande girone di ritorno. Sciamano.

Goteri: Si troverà proprio bene a Bruges, terra di pizzi e merletti. Ci mancherà davvero tanto l'uomo dei due mari, che saluta nel modo più bello, con un gol di testa, partito dal cuore. Lo aspettiamo, sicuri che sarà una bella esperienza per lui. Certi che un bel giorno, tra cavoletti e mulini a vento, un soffio di nostalgia per queste sfide appassionate, questo gruppo, questi amici, lo coglierà, in mezzo alle Fiandre. E se non sarà stata colpa delle docce sgradite, capirà che è arrivato il momento di tornare. Au revoir.


Gentili: Il suo è un lampo, una saetta che spacca subito la partita. E' sufficiente, in una stagione da mettere in una galleria d'arte. La sua rete è effettivamente la quattordicesima, una mensilità in più per un lavoratore da promuovere di grado. Folgorato.  



Lattante: Il bancario questa volta chiude i conti. I buoni piedi (Bdp) non hanno mercato, il pallone è troppo volatile. Ottimo agente di cambio, aiuta i suoi risparmiatori a fare investimenti oculati, per gli avversari è un usuraio. Speculatore.


Calabrese: In Nino veritas. Quando il mister stappa la bottiglia, ne esce un frizzantino degno dell'ottima annata. I commensali sono già ebbri, lui li potrebbe stendere e per poco non ci riesce. Pignoletto. 


Solini: Entra a cose quasi fatte, ma non per questo rinuncia a vivere il party. Entra nelle stanze, rompe i giochi degli altri bambini, danza il ballo degli smilzi quando scambia di testa con Nino, come se fossero le Twin Towers.Guastafeste.

Fornasari: La media è un numero, e il suo bilancio è chiuso in attivo. Le azioni dalla panchina hanno un altro sapore, ma non per questo sembrano meno un'impresa. Non serve inginocchiarsi, solo gestire. Executive.

giovedì 19 aprile 2012

Ultimo sforzo


Aquila batte Querciabuca 2-0.
Aquila (2-3-1): Romanin, Checchi, Bernardini M., Summo, Bernardini L., Goteri, Gentili. (Calabrese, Solini, Lattante, Appignani). All.: Fornasari.
Reti: Summo, Gentili.

Checchi: Ministro della difesa, detta legge e dirige l'esercito della salvezza. Se ci fosse bisogno darebbe consigli stradali ai passanti. Capomastro.

Bernardini M.: E' sempre in anticipo, ma non deve mai aspettare invano davanti agli uffici chiusi. Capisce prima dove finisce l'azione, e finalmente fa valere la sua stazza. Mastodonte.

Summo: ''Si è sbloccato, Sisco si è sbloccato. E che gran gol che ha segnato, è tornato'', gridano i tifosi. ''Ma, veramente non l'ho fatto apposta, volevo tirarla nell'altro angolo, l'ho presa male'', risponde lui. Ricercato.

Bernardini L.: Pallido capitano di ventura, appena sale sul ponte ha un attacco di mal di mare. Va a sedersi nel posto giusto, spara una mitraglia dalla stiva, poi torna quando ormai la terra è in vista. Scarico.

Goteri: Sacrifica se stesso e quel che ha di più caro per una scivolata che vale quanto un gol. Il cancello automatico si chiude al momento giusto, di guardia c'è il solito leone. Secondino.

Gentili: Tanto frastuono con le mail: gli altri ci sono, no non ci sono, anzi forse ci sono. Poi in campo ammutolisce, toglie il volume e segna nel silenzio. Insonorizzato.

Calabrese: Una rondine non fa primavera. Prova ad uscire dal nido, tenta di fermare i palloni, ma spesso sono loro a stopparlo, se potessero lo calcerebbero in porta. Un po' sfiatato, deve ricaricare le energie dell'iPod e aggiornare il software. Disattivo.

Solini: Non sa nemmeno lui quali parti del corpo usi per giocare. Si toglie un rene, olia il gomito, smonta il ginocchio, si lancia in voli orizzontali come un angelo sghembo, senza ali. Pacchiano.

Lattante: Il legamento è malandato, il morale in tempesta, la lente destra scaduta da anni. Ma il numero che ha dietro la maglia dovrebbe certificare la qualità del prodotto. Provato.

Appignani: Fin che la barba va. Ha perso un po' dello smalto che si metteva nelle unghie, non il villo e la voglia di ruggire. Lo distrugge l'idea di andare in letargo. Orsetto.

Fornasari: Stremato anche lui dalla prolungata gestione di un numero elevato di cervelli (boh) e muscoli (mah). Non sente le sirene, si lega all'albero maestro e da lì conduce. Ulisse.

giovedì 12 aprile 2012

Dischi per fiaschi




Moki Forever batte Aquila 5-2
Aquila (3-2-1): Romanin, Summo, Checchi, Bernardini M., Appignani, Bernardini L., Gentili. (Lattante, Calabrese, Solini, Rinaldi, Goteri). All.: Fornasari.

Romanin: ''Va bene ragazzi, abbiamo perso questa partita contro una squadra battibile, ma forte.
Però crediamoci.
Ora ne mancano due e servono sei punti, lo sapete.
Speriamo che piova, che i campi viscidi ci aiutano.
Meno Sognando Beckham, più Invictus.
Attenti ai primi dieci minuti.
Siamo molli come al solito.
Sono carichissimo.
Umili!
Gioca semplice.
Lancerei lungo, se siete d'accordo.
Senza fallo, che se no mi fottono sul mio palo!".

Gli altri:
''Grazie che continui a parlare, oltre che a parare. Ci rallegra e ci stimola.
Abbiamo perso questa partita contro una squadra forte, ma ci crediamo e soprattutto ascoltiamo volentieri il portiere psicologo e le sue lezioncine di calcio e di vita.
Ora servono sei punti, è proprio vero.
Speriamo che piova, così si sguazza meglio.
Non andremo mai più al cinema, al massimo a teatro a capire come si può prendere fallo.
Attenti ai primi dieci minuti, che sono il nostro punto debole, ma anche a quelli dopo che non si sa mai.
Siamo in effetti un po' molli, ma dovevamo pensarci prima: abbiamo mangiato un camion di mozzarelle per Pasqua.
Che bello che il portier è carico, ci motiva davvero.
Umili eh, non pretenziosi, capito amici?
E giochiamo semplice, che ci divertiamo di più.
Lancia pure lungo, così è meglio per tutti che corriamo e smaltiamo.
Senza fallo, che se no lo fottono sul suo palo, quel pollo grigliato!".

lunedì 2 aprile 2012

A questo punto?





Aquila e Drink Factory 1-1.
Aquila (2-3-1): Romanin, Checchi, Bernardini M., Summo, Lattante, Bernardini L., Gentili. (Calabrese, Solini, Rinaldi, Goteri). All.: Fornasari.
Reti: Bernardini L.

Checchi: Il suo allenatore per la difesa è Franz Beckenbauer, il suo barbiere è Paulo Roberto Falcao, il suo personal trainer, Giampiero Galeazzi. Mutante.

Bernardini M.: Continua a fatturare a spron battuto, da un po' il suo curriculum è sempre migliore. Incide sulle partita, anche senza l'Iva. Evasore.

Summo: La scalogna lo perseguita, non sa più dove nascondersi. Ha spazio e prova a sfruttarlo, è come quei saltatori che pur non toccando l'asta, la fanno cadere lo stesso. A Lourdes!

Lattante: Si è rifatto lo smalto, sorrisone a trenta denti e gran voglia di mostrarlo. Vorrebbe anche ballare il walzer quando gli altri pogano al concerto rock. Estemporaneo.

Bernardini L.: Il piazzato del vantaggio era un'ipoteca già firmata sulla salvezza. Anche in campo ragiona su metri quadri e arredamento, dal notaio ci andrà presto. Regolatore.

Gentili: Dopo aver dato tanto, ha finito le scorte di vinavil per le scarpe. Alla fine se la prende con il pallone supertele. Non gli riesce uno stop, ma forse la pausa è per lui. La volpe e l'uva.

Calabrese: Leggiadro prova a divincolarsi come il leprotto quando è inseguito dai cani da caccia. Tira per due volte, ma dimentica qualcosa: la forza... ah giusto, la forza! Smemorato.

Solini: I dolori del giovane Fede: senza fiatare incassa il tempo in panchina, poi mette il suo fiato a disposizione dei compagni quando viene chiamato. E di nuovo torna a tifare. Flessibile.

Rinaldi: La quaresima gli impone di evitare i contatti troppo crudi. Quando gli sventolano il drappo rosso, carica. E mai a testa bassa. Rina-Ceronte.

Goteri: Non doveva esserci, e invece Guti il generoso si presenta. Va con il retino a cercare le foglie morte, ma è in un prato fiorito. Poi lui che è il più latino di tutti, casca in un fallaccio da svedese. Irrazionale.

Fornasari: Indovina il cambio di modulo, è sfortunato perché la squadra è un poco spompa. Stramaccioni.

mercoledì 21 marzo 2012

Tennis club



Aquila batte Corradi Spa 6-1 (3-0).
Aquila (2-3-1): Romanin, Checchi, Rinaldi, Diazzi, Appignani, Bernardini L., Gentili. (Calabrese, Solini, Summo, Lattante, Bernardini M., Goteri). All.: Fornasari.
Reti: Gentili, Goteri, Calabrese, Bernardini L. (2), Bernardini M..

Checchi: Smette i panni del manager, si abbottona in fretta il camice e torna ad otturare carie su carie. Spazza e deterge la propria area. Igienista.

Rinaldi: No Rina, no Party. Si autodichiara animatore per mestiere e organizza la giusta festa all'attacco avversario. Diversivo.

Diazzi: Contende un'improbabile palla a due, ma indovina anche un paio di passanti che aiutano ad aggiudicarsi il set. Bene il diritto e anche il rovescio, non sempre riescono le battute a effetto. Wimbledon?

Appignani: E il cerottino sul ditino, e il tirotto alla coscettina. Pure la visita oculistica prima di giocare, con le goccette che gli ingrossano le pupille, e non solo quelle. Il suo apporto comunque c'è. Malandato.

Bernardini L.: Scende tra le porte come Tomba al Sestriere, sbatte sui paletti solo sulla solita, sfortunata, punizione. Doppio gol nella seconda manche, e doppio gioiello. Kristiania.

Gentili: Quando il mare è in calma piatta, lui va a pescare un tesoro sul fondale che rilancia gli animi della truppa. Vento in poppa, diventa quasi un lusso. Sommozzatore.

Calabrese: Dita ben dentro la presa, e la prima palla che tocca dà la scossa alla partita. Ci riprova con bravura, ma la fortuna va ad intermittenza: qualcuno non ha pagato la bolletta. Edison.

Solini: La vettura riprende ad ingranare, addirittura la chicane viene affrontata alla grande, poi però con un errore sull'ultima manovra va a sbattere sui cordoli. Rodaggio.

Summo: Cercasi lenti a contatto per piedi strabici. A parte l'ansia dell'utilizzatore finale, si destreggia alla grande senza risparmiare il cuore. Uomo di latta.

Goteri: Pulito ed efficace. Goterinho sente la stagione dei fiori, il profumo di casa lo guida verso terre inesplorate. Escalation.

M.Bernardini: Ragione e sentimento. Se ne sta in panchina tranquillo cagnone, poi quando c'è bisogno entra e non esita ad andare a caccia di anatre. Guardiaboschi.

Lattante: Il pallone per lui è una reliquia da toccare, come i napoletani con San Gennà. La mano de Diòs l'abbiamo capita, il Pibe de Oro è ancora da venire. Mistico.

Fornasari: Fa esperimenti con sagacia, nel secondo tempo può permettersi di lasciar uscire gli animali dalle gabbie. Alchimista.

mercoledì 14 marzo 2012

Martedì 13



Bombers batte Aquila 4-3 (1-1).
Aquila (2-3-1): Romanin, Checchi, Bernardini M., Diazzi, Appignani, Bernardini L. Gentili. (Rinaldi, Lattante, Summo, Calabrese). All-gioc: Checchi.
Reti: Bernardini L., Gentili, Diazzi.

Checchi: Si carica sulle spalle il gramo compito di gestire. Parte in stile Gullit, conclude da Panatta. Osserva e decide, per una volta porta a casa il fiato e le ginocchia lisce. E in fondo, gli va bene così. Navigato.

Bernardini M.: Tic-Tac, Tic-Tac. L'orologino della difesa è ormai un pendolo tra vigore e affidabilità. Non si perde in filosofate, pensa a giocare. Pragmatico.

Diazzi: Non si contano i cross radenti, si ripropone e si ripropone e si ripropone. Guida il tosaerba, bruca la fascia, con le forbici spunta i ciuffi ribelli. Barbiere.

Appignani: Si logora nell'andare a rimpallare. Bim, bum, bam, alla fine Appinator perde i pezzi e gli parte un piede, che va a carambolare sul pallone decisivo. Indovinerà la porta giusta. Terminato.

Bernardini L.: Il dardo magnifico si infrange sulla parte interna dell'interno del palo. La gloria a volte è questione di istanti, la teoria del caos è sempre in agguato. Prima c'era stata la dimostrazione che la forma migliora. Scalognato.

Gentili: Più cresce e più caccia via gli antichi vizi (solo un paio i sombreriti, i tacchi li ha lasciati nello sgabuzzino), con la lima alla ricerca dell'essenziale. Là davanti è uno sherpa in Tibet. Ambasciatore.

Rinaldi: La difesa ha sbagliato poco, lui si è sentito poco, buon segno. Parla con la massa, lascia agli altri le dispersioni. Placato.

Lattante: Il termometro in bocca, il pigiamone. Un bel bagno nella camomilla prima di giocare e il letargo è servito. Bonomelli.

Summo: E venne il tempo delle discussioni. Periodo un po' sgangherato, ma il cuore va oltre l'ultimo ostacolo. Fatica, ma c'è. Cerca di scuotere la rabbia coi tirazzi da fuori. Appassionato.

Calabrese: A Braccino piacevano gli spinaci, non la Redbull. Trottola e trittola, prima o poi si fermerà. Sorrisi e trasporto. Infervorato.

martedì 6 marzo 2012

Scende la pioggia e l'Aquila va



Aquila batte Pn Fc 4-2
Aquila (2-3-1): Romanin, Bernardini M., Rinaldi, Diazzi, Appignani, Goteri, Gentili. (Solini, Calabrese, Summo, Bernardini L., Lattante). All.: Fornasari.
Reti: Rinaldi, Bernardini L., Diazzi (2).

Bernardini M.: Tempismo e solidità. Tiene dietro ai conti con la matita sull'orecchio e con la stessa precisione riempie le caselle della difesa. Ragioniere.

Rinaldi: "Tutto bene, vuoi un caffé? Come sta tua sorella, gli zii, i nipoti? Insomma, a casa tutto bene eh". Poi, zac che ti scatto e porto in vantaggio l'Aquila. Affabulatore.

Diazzi: Due gol opposti, ma di identica bellezza. Esterno e interno si compensano, crede a tutti. Questa volta anche a se stesso. Genuino.

Appignani: Machete e frantoio in mezzo, per macinar e pestar la carne. Peluria da cattivo delle favole che spaventa i bambini, ma fa sorridere i compagni. Barbablù.

Goteri: Continuità. Ed è già una gran bella parola. Qualità in un paio di fraseggi, impara dagli errori. Crescendo.

Gentili: Colla sugli scarpini, non gli sfugge nemmeno un pallone. Questa volta non trova la gioia piena, ma la regala agli amici. Irriverente.

Solini: Santi che pagano il suo pranzo non ce n'è, sulle panchine dello Zoni. Umiltà e sacrificio. Voglioso.

Calabrese: Poche cose, ma massimo risultato. Encomiabile per la semplicità, prima o poi ci regalerà una rete da 'Ibra-Calabra'. Spogliatoio.

Summo: Prende sul personale la sfida con l'attaccante. Prima si fa girare intorno, poi però gli fa capire con chi ha a che fare e gli impone la track-list: ehy boy, have you ever seen the rain? Deejay.

Bernardini L.: Si siede in panchina come l'ultimo arrivato, poi trasforma in oro uno dei primi palloni che tocca. Capitalizzatore.

Lattante: Come Bianconiglio ha paura che sia tardi e vuole buttar subito la palla in buca. Il paese delle meraviglie arriverà, basta aspettare. Furia.

Fornasari: E alla fine si arriva sempre a lui, pilota del sottomarino che sta riemergendo dal mare. Vede gli iceberg prima degli altri e li evita con acume. Stratega.

martedì 28 febbraio 2012

La primavera dell'Aquila


Prima della primavera, l'aria si riempie dell'antico sapor di vittoria. E' intenso e da troppo tempo l'avevamo perduto: ora dobbiamo aiutarci a respirare questo profumo di imprese nuove, per far fiorire un girone di ritorno ancora tutto da disegnare. Come i crochi, che timidi spuntano dalla neve ma sono già il segno di speranza dell'estate che verrà.

Aquila batte Le Madonne di San Luca 3-2.
Aquila: Romanin, Checchi, Bernardini M., Goteri, Appignani, Diazzi, Gentili (Rinaldi, Gargiulo, Solini, Lattante, Calabrese). All.: Fornasari.
Reti: Gentili (2, uno su rigore), Lattante.
Ammoniti: M.Bernardini,

Checchi: Il parastinco che è la sua arma, si rivolta contro al padrone quando questi cerca glorie in zone mai esplorate. Il gol si fa attendere e l'azione lo spompa. Prima però era stato proprietario della sua terra. Latifondista.

Bernardini M.: Guida lui il vascello in mancanza dell'ammiraglio. Figlio minore si merita i gradi e conduce il plotone con ritmo e attenzione. Decorato.

Goteri: Pioggia e sereno, fulmini e vuoti d'aria. Bello, quasi eccessivo quando punge, da tremarella quando deve tenere. I mancini come lui sono così, è la loro natura. Scorpione.

Appignani: Il vagoncino pieno di duracel arrivato da Roma è gia sui binari. Primo tempo compatta, secondo tempo impatta. Ferrotranviere.

Diazzi: Re di battute. A volte fanno ridere, a volte sono d'arresto, o da arresto. Quando riesce a sfuggire di prigione è pure pericoloso. Ondivago.

Gentili: Mammia mia bomber, che gol! E non solo quello, ma anche calci, botte e protezione. Svezzato.

Rinaldi: Ordinato, molto regolare nel primo tempo. Quando ce lo si può permettere è un centrocampista interessante. Entra nel momento della paura, parlotta e riesce a contenere dietro. Impegnativo.

Gargiulo: Rientra, un furgoncino Iveco che si mette in coda al loro capitano. Suona il clacson, lo pizzica, poi prova a toccarlo con mano e si trova il pallone. Preciso.

Solini: Pochi minuti, ma positivi. La ginocchiera è uno status symbol, quando se ne libererà lo rivedremo sgroppare, sempre se prima non ha lanciato la moda. La neve si scioglie, lui maturerà. Bello che sostiene gli altri anche dalla panchina. Germoglio.

Lattante: Non è mai troppo tardi, torna a suonare l'ora di Lascians. Come i grandi attori fanno meglio lo spettacolo delle prove. Poi pennella per il Bomber e va a nanna. Sonnambulo.

Calabrese: Scampoli di volontà e tanta passione per questa maglia. Spunta dal ghiaccio e aiuta la causa dei compagni. Gregario.

Fornasari: Mandato fuori addirittura prima dell'inizio, sta dietro la grata ma non mostra le manette come avrebbe fatto 'mou'. Fondamentale nell'orchestrare un gruppo numeroso. Relazioni esterne.