mercoledì 28 aprile 2010

Ansia da prestazione


Aquila batte Lavoropiù 4-3

Aquila: Romanin, Bernardini M., Rinaldi, Guaraldi, Bernardini L., Gentili, Grassia (Solini, Calabrese, Berti J.). All. Fornasari.

Reti: Grassia, Gentili, Bernardini L., Berti J.)


Bernardini M.: Il re dell'ansia da prestazione. Palo di ghiaccio nel primo tempo, si scioglie nella ripresa e spazza palloni decisivi. Stressato.


Rinaldi: La falciata al limite dell'area all'ultimo secondo poteva costare cara. Ma tanto, "Io quest'anno non ho mai perso". Buffone.


Guaraldi: Scarpe da minatore. Tenta la via del vigore, ma è una bestia fatta per distruggere, non per costruire. Ruspa.


Bernardini L.: Glaciale dal dischetto, poco prima aveva sventolato sul legno. Bravo a non perdere la calma. Olimpico.


Grassia: Gol da armadillo, cuore da formichiere. Fa un calcio volante a gambe unite con i piedi all'altezza della faccia dell'altro, ma non era ammonizione. Barbaro.


Solini: A furia di darci su quella fascia rischia di diventare un'ala destra. Belli gli scambi, conferma la forma e l'assist. Cavalluccio.


Calabrese: "Pronto? te la tiro lì!". Rinuncia alla musica per la marcia trionfale dell'Aquila. Sulle note dell'entusiasmo una partita onesta. Telefonato.


Berti: Corsa. Energia. Capelli. Suo il gol del 4-2 e un salvataggio di riccioli come ultimo baluardo. Frizzante.


sabato 24 aprile 2010

Un punto prezioso


Aquila e Brigata Utd 3-3

Aquila: Romanin, Checchi, Guaraldi, M.Bernardini, Lattante, Gentili, L.Bernardini. (Solini, Calabrese, Montorsi, Grassia). All. Fornasari.

Marcatori: 2 L.Bernardini, Guaraldi.



Checchi: Zompa nell'acqua come una rana nella palude. Fondamentale quando salva per due volte sulla linea. Anfibio.


Guaraldi: Arriva vestito da bagnino e più volte si tuffa per recuperare i dispersi. Trova una traiettoria (di stinco?) che premia l'ardire. Baywatch.


M.Bernardini: Ordinato a centrocampo, soffre il secondo tempo in difesa. Alla fine si arrabbia ed esce nervosetto. Scossa.


Lattante: Pancetta da bancario, ginocchio da reduce, visione di gioco da esperto timoniere. Sua la ripartenza del terzo gol. Testa alta.


Gentili: Scende in campo ed è già scoppiato per il torneuccio parrocchiale. Due assist gli vanno riconosciuti, ma l'abc gli resta estraneo. Affaticato.

L.Bernardini: A furia di sgrezzarsi resta senza fiato, ma trova due reti preziosissime. Brutto quando mendica il cartellino. Apnea.

Solini: Quando non gli vanno le gocce negli occhi, scatta, misura un cross e imbecca il capitano col contagiri. A parte l'azione del gol, lo smilzo non disdegna altri scambi e sportellate. In forma.

Calabrese: Canta che ti passa. L'anatroccolo starnazza sulla riva dello stagno, ogni tanto si immerge e ne esce con la preda. Stoccata ribattuta. Caparbietà.
Montorsi: Questa volta niente fallacci e ammonizioni. Torello in mezzo al campo, poi a cercare gloria davanti. Umile.
Grassia: Pronti via e subito si accomoda in panchina con la cenere sul capo. Sfortunato almeno in due conclusioni, combatte e partecipa al buon match. Diffidato.




mercoledì 14 aprile 2010

mercoledì 7 aprile 2010

Una bella fetta


Aquila batte Mavit Bar 3-2
Aquila (3-2-1): Romanin, Bernardini M., Rinaldi, Grassia, Guaraldi, Bernardini L., Gentili (Berti J., Solini, Checchi, Marceddu. All. Fornasari
Marcatori: Gentili, Grassia, Bernardini L.
Bernardini M.: Costruisce una diga che sostiene qualsiasi alluvione. Blinda gli spazi, governa i flutti e punta i cannoni sulle difese avversarie. Temprato.
Rinaldi: Crociato, pronto per la Terra Santa. Giganteggia e annulla il ciclope avversario. Vagone.
Grassia: Entra nel bar già bresco, ne esce ebbro. Si arrabbia e scalcia. Poi prende l'ira per la collottola e non stecca il 2-0. Indecifrabile.
Guaraldi: Brucia di foga, se avesse anche i piedi sarebbe fortissimo. I baristi gli offrono da bere, ma lui si rifiuta e vuole per forza pagare di tasca sua. Spendaccione.
Bernardini L.: Si inerpica tra le nuvole. Si libera segnando il 3-2 e il suo urlo in apnea stona nell'aria. Ma nel coro funziona.
Gentili: Segna sempre. Giocoliere messicano, a volte il sombrero gli finisce sugli occhi e lui non vede più niente. Esagerato.
Berti J.: Gemello nordico del messicano. Magheggia e non si risparmia. Tra un lob e l'altro assiste con una rimessa il capitano. Saltimbanco.
Marceddu: Imbottito di Porceddu, va a tutta birra (ichnusa). Sforacchia la fascia e sfianca gli avversari. Gagliardo.
Checchi: Sinonimo di solidità. Sempre calmo, custodisce e accudisce difesa e portiere. Governante.
Solini: Acciaccato, sta a riposo. Resta incollato alla squadra e dimostra maturità e voglia. Lo attendiamo.
Fornasari: Ridisegna il modulo ogni partita da mago della strategia. Il Mavit non è il Cska, ma noi siamo la sua Champions.

venerdì 2 aprile 2010

Ex voto


Aquila batte Real Borgo 3-1

Aquila (2-3-1) Romanin, Checchi, Rinaldi, Guaraldi, Bernardini L., Gentili, Grassia. (Bernardini M., Solini, Calabrese, Montorzi)
Marcatori: Grassia (2), Bernardini L.

Checchi: Custode perfetto, fino a quando un pestone non fa saltare l'antifurto. Appena tornato, è già un'assicurazione sulla vita. Guardiano.

Rinaldi: Piedone senza testa, nel senso del cranio, che non usa mai per colpire la palla. Prova qualche incursione, il body da pattinatore lo limita. Imballato.

Guaraldi: Riciclato ala, tenta di far volare la squadra con sgroppate da bisonte. Duttile e tenace. Adattato.

Bernardini L.: La laurea e il futuro gli danno un cerchio alla testa. Vuole dirigere da fermo, ma spezzo le sue azioni sono tappate. Lob di testa decisivo. Raffreddato.

Gentili: Utile e raffinato, fa un gol (annullato dall'arbitro col tutor), inventa due assist, ma non perde del tutto la sindrome dell'armadillo in calzamaglia. Spiritello.

Grassia: Vecchio trapano, scava tunnel tra le gambe del portiere. Rapinatore feroce dell'ultimo minuto. Predone.

Solini: Santon, con testa da Balotelli. Si incapponisce sulla fascia, fatica ad alzare la testa per vedere anche i suoi sbagli. Peccato per la zampata ribattuta, che gli avrebbe dato fiducia. Testone.

Calabrese: Vive di rendita dopo l'eurogol. Ci mette più fisico e cuore del solito e gioca con semplicità. Progressi.

Montorzi: Da bistecca a macellaio. Si becca un'ammonizione, spacca il gioco degli altri e scivola con ardore. Sostanzioso.

Bernardini M.: Parte in ombra, poi arriva sui palloni con determinazione. Lavoro oscuro e fosforo. Intuitivo.