Drink Factory si beve l'Aquila. Analcolici e annacquati in attacco, i rossoblù si arrendono dopo aver lottato. Rete con tunnel di Michele al portiere avversario e squadra padrona del campo per 15 minuti. Si recrimina addirittura per un gol fantasma su torsione aerea di Solini. Ma poi arriva un uno-due micidiale quanto accidentale che fa scendere la colonnina del morale.
Secondo tempo volenteroso, ma davanti si va per improvvisazione e dietro si ringrazia la scarsa capacità realizzativa dei trincatori, a volte appannati.
Che dire. Meglio delle ultime uscite, si è vista una squadra con il desiderio di tirarsi su anche se decapitata del miglior realizzatore. Troppo sterili quando si arriva vicini alla porta e si sbaglia l'ultimo passaggio o non si tira. C'è ancora tutto il girone di ritorno.
Sei meno di incoraggiamento a tutti
Griso: Coriaceo come terzino, spinge alla ricerca della forma che non c'è. La fascia lo responsabilizza, ma deve ancora lavorare sulla precisione nelle legnate che una volta erano il suo piatto forte. Falegname.
Vitto-Cic: Non giocava da prima di Natale e sente ancora i panettoni che gli frullano tra testa e gambe. Fiato corto, ma buon senso di posizione e sicuro negli appoggi. Peccato per qualche amnesia, ma può dare molto alla causa con la sua esperienza. Ancorato.
Fede Solini: Maestro nel dannarsi l'anima. Deve trovare ancora l'umiltà dell'allievo nel capire quando non è più lucido e moderarsi. O rischia di fare danni. Finte e controfinte, un gol di testa annullato. Podista.
Paolino: Primo tempo alla Gattuso, secondo più ectoplasmatico. Parte, corre, picchia, ringhia, imposta, cala alla distanza. Almeno abbiamo trovato uno che batte gli angoli con un senso. Temerario.
Michele: 'Te la senti di giocare più avanti?'. Difensore prima del match, centrocampista durante, attaccante nel processo sotto la doccia. Gollaccio di astuzia e classe. Opportunista.
Marcello: Guizzante. Deve far reparto da solo, fatica a trovare le misure e le conclusioni. Bomber di razza rubato alla famiglia, avrà tempi e modi di segnare reti decisive. A volte lontano dalla porta. W la tuta!
Marco: Parte dalla panchina e prova ad inserirsi lottando e facendo valere il suo fisico. Vale ancora la scusa dell'esordiente. Sa far girare il pallone meglio di altri, potrebbe ogni tanto provare la soluzione personale. Compatto.
David: Serata storta. Inciampa e non sta in piedi. La volontà c'è, ma l'emozione lo tradisce spesso. Un fallaccio subito nel primo tempo lo blocca. Corre tanto, a volte a vuoto. Malcapitato.
Tommy: Effetto redbull. Sul primo gol la palla era lenta e sono partito in ritardo. Poi l'ha messa lì. Sul secondo mi ha sorpreso la deviazione di Fede. Mi sembra di aver giocato meglio delle ultime. Loquace.
Leo: Viene a prendersi il freddo per il gusto di guardare gli amici perdere. Coltiva velleità da allenatore o da difensoraccio rude del futuro. Fedelissimo.