martedì 8 ottobre 2013

In castigo





Se il buon giorno si vede dal mattino, l'Aquila farebbe meglio a tornarsene a letto. Più che l'oceano d'acqua che affoga i germogli di speranza degli uomini di mister Fornasari, la sveglia arriva da tre squillanti ceffoni, tre schiaffi all'idea di affrontare l'anno a viso aperto. Punizione troppo severa per un gruppo che ogni volta che ricominciano le scuole torna bambino, oppure scossa salutare? Al tempo l'ardua sentenza, intanto proprio di punizioni ancora una volta l'Aquila perisce, finendo dietro la lavagna prima che cominci la lezione.

   Fornasari opta per un 2-3-1 classico, con Bernardini junior sequestrato dai nuovi parastinchi, Rinaldi alla caccia di vecchie scorribande. A centrocampo, 'hawk-eye' Appignani deve brevettare la super-vista, Tonielli entrava a gambe unite fin da quando aspettava il passaggio su viale Togliatti, mentre Summo ha velleità di schemi su calci piazzati. Davanti Gentili naufraga presto in un altro oceano, troppo pacifico, di solitudine.

 Ma il primo tempo scivola via come la pioggerella che inizia a cadere, e le due squadre tutto sommato si equivalgono. L'Aquila tiene e qualcosa crea, qualcos'altro forse spreca. Quando ritorna in campo c'è anche Sciscio, che oltre ai pettorali prova a scolpire una trincea sulla destra, Bernardini Senior ha prenotato un nuovo viaggio a Cuba per riprendere il fiato perduto e portare qualche sigaro per il Ninho, così la smette di 'ciccare' occasioni dorate.

  All'improvviso è Appignani a ripiegare e stendere un uomo, un fallo come altri. Ma la palla calciata con furbizia si infila tra i due Bernardini che come giganti dai piedi d'argilla non riescono a opporsi, una mezza deviazione ed è l'1-0. L'Aquila si scuote, inevitabilmente si espone. Tonielli guadagna un fallo al limite dell'area: l'unica ricostruzione disponibile, ottenuta dopo un attento esame delle videocamere di sorveglianza racconta di un Summo che tenta probabilmente di ricavare un prezioso giallo, calcia sulle gambe di un difensore, purtroppo parte però il contropiede che sorprende tutti e infila Romanin con un tunnel beffardo.

Due gol, due episodi, ma è un colpo da ko. La banda Fornasari suona nuovamente una carica disordinata, gli Ocean's Eleven strabordano fisicamente e trovano addirittura il tris quando l'uomo più grande del mondo vince il campionato delle sportellate prima con Tonielli, poi con i parastinchi di Bernamin, quando ormai scorrono i titoli di coda e la settimana si presenta durissima. No, non perdete la fiducia ragazzi, non va poi male come si crede. E sulla lavagna, così come sulla stagione, c'è ancora tanto da scrivere.

sabato 25 maggio 2013

Sforzo supplementare



Olympic Panic batte Aquila 1976 7-4 dopo i calci di rigore (3-3 dts).
Aquila: Romanin, Checchi, M.Bernardini, Lattante, L.Bernardini, Diazzi, Gentili. (Solini, Calabrese). All.: M. Rinaldi.
Reti: L.Bernardini, M.Bernardini, Gentili.

Checchi: Un po' come Beckenbauer con il braccio al collo in Italia-Germania 4-3, la spalla del tennista gli evita i contatti, ma gli conferisce un'aura di eleganza d'altri tempi. Illibato.

M.Bernardini. Il più grande spettacolo arriva quando la torre del Big Bang si sradica dalle fondamenta e puntuale suona il rintocco del pareggio. Svizzero.

Lattante. Il suo tendine da Killer gli ammazza buona parte della creatività, ma le sbarre imprigionano chi prova a superarlo.  Sicario.

L.Bernardini.
Quando gli nascerà un figlio, purtroppo per lui avrà un padre che ha sperimentato tutti i tipi di punizione, diventando uno specialista del genere. Castigatore.

Diazzi.
Le sue sgroppate sono semi di panico che germogliano tra le gambe dell'Olympic, la sua corsa sarà sempre utile a questa causa. Babau.

Gentili. ''Devono sudarsela!'': irriverente grida la sua battaglia, scagliando dentro alla fine della fine il sogno supplementare. Inesauribile.

Solini. Beep-beep infiammava il terreno nella parte destra del campo, ma Will il Coyote ha dato fondo alle riserve di trucchie per una volta ha vinto la sfida contro lo stupido struzzo. Poi la consueta scalogna finisce contro un palo. That's all folks.     

Calabrese. Se la ginocchiata da kick-boxer imparata in una vita precedente andava a segno, sarebbe stata una ciliegina sulla torta del progresso. Upload.

mercoledì 8 maggio 2013

Banda di Shpalmanati




Aquila e Maracana 2-2 (1-0).
Aquilla: Romanin, Checchi, L.Bernardini, Solini, Gentili, Fornasari, Calabrese. All.: in campo.
Reti: Bernardini L., Gentili.

Checchi: Il grembiule e il cappello da cuoco per cucinare un'ottima ciambella di salvataggio, seppur con qualche buco. Chef d'altri tempi, sguattero all'occasione. Nouvelle Cousine.

L.Bernardini. Soprattutto, salva l'onore e il morale della ciurma. Capitano di una flotta scalcagnata punta la terra in vista e non ascolta le sirene che volevano evitare un naufragio. Legato all'albero maestro, ha ragione lui e l'agognato arrembaggio è suo, sua la scarica di mortaio che limita il vascello nemico. Bombardiere.

Solini: Si registra in corsa, a metà dell'opera trova il ritmo e contribuisce sensibilmente alle inevitabili barricate. Fine di stagione in crescendo, se fosse una figura retorica non ci sarebbero dubbi: Climax.

Gentili: Scosciatone nostro, abituato a sfrecciare in Ferrari si trova suo malgrado al volante di una Panda. Poco Ibrahimovic, tanto Moscardelli. Immolato.

Fornasari: Butta via lavagnetta e consigli, veste i panni del soldatino. Mark Iuliano è il suo modello, ma si sente un po' The Wall. Votato.

Calabrese. Pressa che ti passa, passa che ti presso. Corre a richiesta, molla qualche calcetto, costruisce sponde e volontà. Promosso senza debiti, il massimo dei voti in dedizione. Allievo.




giovedì 25 aprile 2013

L'imbarazzante


Scusate. Abbiamo perso 6 punti per miei errori dovuti a carenze nervose in momenti decisivi, di conseguenza tecniche.
Evidentemente carico di troppa ansia le partite, provo a scaricarci dentro tutte le tensioni lavorative della settimana e naufrago io stesso. Un tempo riuscivo a trasformarle in positivo, evidentemente qualcosa non funziona. Forse ne ho troppe, forse pretendo troppo. Forse invecchio.
Ho sempre creduto, continuo a crederlo e spesso l'ho verificato, che la testa nello sport conti un buon 80%, per questo mi incazzo quando vedo facce assenti. Vorrei che mentre si gioca mi faceste capire: non ti preoccupare, ora li annentiamo, li spacchiamo perché gli dimostriamo che siamo più squadra di loro, abbiamo più voglia di loro di portarla a casa. Li mettiamo sotto. Quando vedo che uno fa tre volte di fila lo stesso errore è più forte di me pensare che non sta pensando alla squadra, che si prende paura. Invece probabilmente ciascuno ha le sue questioni e se le deve sbucciare. O semplicemente quella sera non ne ha.
Quindi ancora scusate. Anche io in campo ho paura perché tengo molto all'Aquila e non sopporto di perdere, ancora di meno con delle squadre di gente piccola, soprattutto non sopporto sbagliare. Devo evidentemente stare più tranquillo, non sono sicuro di farcela.
Sinceramente faccio fatica a tenerci di meno, provate a portare pazienza quando supero il limite. Scusate (soprattutto per le cappelle da parte mia, ma se qualcuno lo pensa anche per le urla). Cercherò di stare più tranquillo, vi assicuro che darò il massimo per oppormi con tutte le forze ai tiri che arriveranno. Il mio pensiero va soprattutto a Sisco che si è sacrificato. Un abbraccio coi guanti.
Il portiere imbarazzante.



martedì 16 aprile 2013

E arrivò la serata degli Zombie



Seleccion batte Zombaquila 6-3 (1-1).
Zombaquila (2-3-1): Zombanin, M.Zombernardini, Zombinaldi, Zombolini, L.Bernardini, Zombappi, Zombili. (Zombante). All: Zombasari.
Reti. L.Bernardini (3).

giovedì 11 aprile 2013

Più forte ragazzi!





Fiodena batte Aquila 6-2 (2-2).
   Aquila (2-3-1): Romanin, M.Bernardini, M.Rinaldi, Lattante, L.Bernardini, Diazzi, Gentili. (Summo). All.: nessuno.
   Reti: L.Bernardini (2).

M.Bernardini: Cerca di resistere come può alle invasioni degli Unni che devastano, saccheggiano e spargono il sale sul pregiato sederino. Proconsole.

M.Rinaldi: Avamposto di controllo in un mare in tempesta, tiene alta finchè riesce la fiaccola del raziocinio. Antisismico.

Lattante: Gli tolgono guinzaglio e museruola, azzanna tutti gli ossi che trova a sua disposizione. Non certo un levriero, rifiuta il bulldog, aspira al mastino. Idrofobo.

L.Bernardini:
Suona la carica e guida la contraerea dai primi minuti dando spazio all'artiglieria pesante, fino ad ora aveva avuto le polveri un poco bagnate. Cannonball.

Diazzi: Esprime concetti raffinati per una platea che non sempre e' in grado di afferrarli, alcune pause retoriche gli fanno perdere il filo del discorso. Cacofonico.

Gentili: Dopo l'indigestione all'Old Bridge resta a bocca asciutta, il carnivoro si accontenta di un'insalatina. Vegano.

Summo. Tradito dal polpaccio dopo l'umile partenza in panchina. Occhio, malocchio, prezzemolo e... tirotto. Scalogna.

sabato 30 marzo 2013

Pazzi di Champions



Aquila batte Atletico Marconi 3-0 (0-0).
Aquila (2-3-1): Romanin, M.Bernardini, M.Rinaldi, Lattante, L.Bernardini. Summo, Gentili. (Appignani, Diazzi, Solini, Calabrese). All.: nessuno.
Reti: L.Bernardini, Gentili (2).

M.Bernardini: Si dice che la montagna partorisca il topolino... lui quando incassa gli agognati due euro sembra un elefante che si magna una formica. Ingordo.

M.Rinaldi: Dalla costoletta alla cosciona, l'agnello arrosto è servito. Prestanza e pietanza, poca pietà. A tavola.

Lattante: Aprendo la bottiglia si agita troppo, disperde tutte le bollicine. Lo Champagne diventa Tavernello, il risultato è un tiro dritto e brutto, nè alto, ne' basso. Che sa di tappo. Bacco.

L.Bernardini: Il gol è un torrente che sfonda la diga della difesa e libera i bronchi dai depositi invernali. Vic Sinex

Summo: Una strana sindrome gli fa credere di non avere mai tempo a sufficienza, per cui gioca ogni pallone come se fosse l'ultimo, in panchina sta sui carboni ardenti, si sente in prestito fin sotto la doccia. Caduco.

Gentili: E vai con la doppietta: colombe e conigli di Pasqua non hanno chance quando c'è un bracconiere così. Una bella risposta a tutti quelli che, guidati dal guardiaboschi Stefanino, lo davano per spacciato. Cecchino.

Appignani: Il racconto dell'uscita (al buio) con la ragazza con cui non scattò l'amore a prima vista gli vale la sufficienza in una partita in cui la dea bendata, guarda caso, era girata da un'altra parte. Collirio.

Diazzi: Tutti Diazzi per Michi, vive il colmo di essere freddato dalle sue stesse freddure, rabbrividisce alla possibilità di dare un tono alla sua prestazione. Roso dal suo riso, si sente deriso. Arreso.

Solini: I minuti di trasmissione gli accorciano il muso, tutto sommato trova le frequenze giuste, contro gli atletici inventori della radio. Antennista.

Calabrese: -"Stefanino, c'è l'uovo di Pasqua!".
           - "Eccomi, arrivo"
           - "Stefanino hai visto che dentro c'è una bella sorpresa tutta per te?"
           - "Eh, aspetta che lo apro, yum yum".
           - "Allora?"
           - "Oh, che bello un pupazzetto".
           - "Un pupazzetto. Ah.. e di chi?"
           - "Ma, non lo so. C'è scritto che si chiama 'il gentile bomberino', mi ricorda qualcosa..."

domenica 24 marzo 2013

Battute da arresto




Real Zola batte Real Sola II 3-2 (1-0).
Aquila (2-3-1): Romanin, Lattante, M.Bernardini, Summo, Appignani, L.Bernardini, Gentili. (Solini, Calabrese, Diazzi, Checchi). All.: Fornasari.
Reti: Gentili, Lattante.

venerdì 15 marzo 2013

A Gordo campo




Aquila batte Gs Petroniano 2-1 (1-1).
   Aquila: Romanin, Bernardini M., Rinaldi M., Summo, Appignani, Bernardini L., Gentili. (Diazzi, Lattante, Solini, Calabrese). All.: Fornasari.
Reti: Gentili (2).

Bernardini M.: Costruisce a mani nude un muro di mattoni per proteggere la casa dagli spifferi, rifinisce con una decorazione che scheggia la traversa. Artigiano.

Rinaldi M.: Il tanfo che lo circonda crea una barriera aerospaziale che viene violata da un unico missile terra-aria, per il resto vale come uno scudo anti-atomico. Tossico.

Summo: Energico nel ripartire quanto glaciale nel non farsi mai sbilanciare. Del mediano scandinavo gli mancano solamente i tratti, non certo la tempra. E zio Klas, da bordo campo, sorrideva compiaciuto. Normanno.

Appignani: Ogni contrasto, ogni calcio negli stinchi, ogni sputacchio, ecco che saltavano via tutte le tossine degli ultimi giorni. Alla fine esce dal campo ripulito, pronto per un nuovo inizio. Depilato? No, smacchiato.

Bernardini L.: Accusa l'ingravescentia del periodo, ma non pensa assolutamente al gran rifiuto: si ritaglia un ruolo umile, di taglio e cucito. E con ago e filo tesse pian piano la sua fascia rinnovata. Bricolage. 

Gentili: Doppietta d'autore, fonde audacia e fortuna e tutto quello che tocca diventa un metallo pregiato. Piedi di platino, classe argentina. Papabile.

Diazzi: Il comico prestato al pallone salta e danza sulle ali, riesce ad evitare i grilli per la testa e regala partite a cinque stelle. Cabaret.

Lattante: "Stupido con la maglia rossa" (puoi far di meglio...) "Sei uno stronzo!" (Eh, vabbè). "Sei una merda!" (non faccio una piega). "Sei una merda 10, una merda umana!". (ci sono già passato). "Ehy tu, ciccione?" (***xxx§§§§###... Ditemelo. Ma sono grasso?). Piccione!

Solini: Buon impatto e quantità in poco tempo, contribuisce a serrare le fila in uno dei momenti più delicati. Collegato.

Calabrese: Salta i fossi per il lungo, va in guerra con le scarpe da ginnastica, al polo in canottiera. Ma tutto sommato non sfigura. Tom Sawyer.

Fornasari: Un piccolo chimico che deve trovare la giusta soluzione, e quando la trova il mix è micidiale. Einstein.

domenica 10 marzo 2013

Break Point


Aquila batte Akatsuki 6-4 (4-2).
   Aquila (2-3-1): Romanin, Bernardini M., Checchi, Summo, Bernardini L., Lattante, Gentili. (Diazzi, Rinaldi M., Calabrese).
   Reti: Gentili (4), Diazzi, Lattante.

Bernardini M.: Sui tizzoni ardenti prova un insano piacere, e così, invece che togliere le castagne dal fuoco le lascia abbrustolire. Grigliato.

Checchi: Lo colgono cali di zuccheri improvvisi nonostante (o forse proprio per questo) si sia appena liberato del prezioso carico caramellato. Alla fine la torta riesce, è una ciambella con qualche buco. Dessert.

Summo: Come Didier Deschamps lavorava nell'ombra e prendeva regolarmente 7 senza apparentemente toccare un pallone, anche lui si merita una statua all'oscuro milite ignoto. Dark.

Bernardini L.: AAA cercasi una farmacia che venda sciroppo per la tosse e soluzioni per suffumigi. A zonzo per il campo, più che di spazi liberi necessita di aria nelle vie respiratorie. Tappato.

Lattante: Da quando ha letto il libro di Agassi la sua vita è pienamente Open: elettrico negli scambi a rete, è suo il contro-break decisivo che spazza via ogni resistenza residua. Smash.

Gentili: Poker dedicato ad Appi, senza bluffare per un giocatore che aveva solo bisogno di ritrovare la confidenza con il tavolo verde. Rien ne va plus, mon cher Ninò, le jeux sont fait. Croupier.

Diazzi: Mantiene calda la temperatura del sangue, il serpentone di via San Mamolo continua a sgusciare via senza dare riferimenti. Non preda, ma predatore. Velociraptor.

Rinaldi: Improvvisa subito sgroppate sulla fascia come non avesse mai fatto altro. Coperture puntuali, scatti esplosivi. Rinamite.

Calabrese:
La sbornia è durata poco, ma è stata obiettivamente divertente. Smaltiti gli effetti allucinogeni, il re di maggio se ne torna in mezzo al popolo. Ridimensionato. 

Fornasari:
Come l'Adriano Panatta dei bei tempi sovrintende alla coppa Davis. Non avendo Sampras, deve far le nozze con Canè-Nargiso. Wimbledon.    




lunedì 4 marzo 2013

Ladri di caramelle


 
Aquila batte Ghepard 88 4-1 (1-1).
Aquila: Romanin, Checchi, Bernardini M., Summo, Appignani, Lattante, Gentili (Diazzi, Rinaldi M., Calabrese). All.: Fornasari
Reti: Appignani, Calabrese, Summo, Lattante.

Checchi: Il birmano ci dà una mano. Passa agevolmente dal monsone al nevone: con calma tropicale domina tra i ghiacci. Big Purger.

Bernardini M.: Inspira l'aria ellenica che gli arriva dal Dall'Ara e nel secondo tempo si rivitalizza: organizza i posti di blocco, come onde sullo scoglio gli avversari gli si infrangono addosso. Autoarticolato.

Summo: Esce finalmente dalla torre d'avorio della difesa e va a cercar gloria nel mondo reale, trovando un gol e un assist. Maicon Laghepard è uno stile di vita. Amnistia.

Appignani: Il barista d'assalto contrasta sempre due volte. Polverizza palloni e caviglie come una pressa, poi inspiegabilmente anche per se stesso trasforma la forza in precisione e infila la porta come George Weah. Androide.

Lattante: Brevetta una nuova mossa: 'la finta del cassiere'. Distribuisce mazzette fittizie da 500 euro e mentre gli altri fanno di conto lui se ne va con il malloppo. Falsario.

Gentili: La luna nera di Igor lo perseguita. Oltre il match a bocca asciutta, la disfatta nel quiz. Si è scoperto in seguito che aveva forato la macchina, perso il cellulare, e che solo la caramella che ha mangiato lui era ad alto contenuto purgante, per rinvigorire il periodo di m... Paperino.

Diazzi: Quando la leva del cambio non si inceppa, il cavallo vapore che sprigiona consente alla macchina prestazioni favolose, con le scie infiammate come la Delorean di ritorno al futuro. Estremo.

Rinaldi M.: Esce dalla caverna e se la prende con gli ingenui ghepardi che hanno disturbato il letargo dell'orso. Mena zampate a destra e a manca, è già pronto per andare a caccia di salmoni. Plantigrado.

Calabrese: Sfrutta la finta del cassiere e segna un gol come se rubasse la merenda al compagno di banco. Per la cronaca, è capocannoniere del girone del ritorno. Exploit. 

Fornasari: La cooperativa del gol che è riuscito a mettere in piedi è degna di un esperto di relazioni internazionali, pare lo chiamino a moderare il conclave. Intermediario.

venerdì 22 febbraio 2013

Riserve Indiane


Aquila batte Athena 2-0 (0-0).
Aquila (2-3-1): Romanin, M.Bernardini, Summo, Appignani, Lattante, Solini, Gentili. (Diazzi, Calabrese). All.: Fornasari.
Reti: Diazzi, Calabrese.

M.Bernardini: Come lo sceriffo di Nottingham gira per recuperare le tasse, per sua fortuna gli evasori non hanno niente a che vedere con Robin Hood e Little John. Giacalone.

Summo. Cantami, o Musa, l'ira rovinosa dell'Antonide Sisco, che infiniti dolori inflisse agli Atheniesi. Gettò in preda all'Ade molte vite gagliarde, ma nella difesa del bastione si scocciò. Licenza Poetica.

Appignani: Regala colpi di tosse, alza il ritmo della febbre, problemi di gola e non solo di gol, sprigiona più germi che passaggi azzeccati, ma due assist lo curano meglio che le supposte. Aerosol.

Lattante: Del tic-tac sparisce il tac, resta il tic che è il rumore che fa la palla quando sbatte insistentemente contro gli avversari: tic-tic-tic, come un picchio con il becco sulla corteccia. Batacchio.

Solini: E' un omino dei Lego che si monta e si smonta sulla fascia, vincendo presto la sorpresa per essere partito dal primo minuto dopo una lunga assenza. Sbullonato.

Gentili: Il passo del gambero lo porta sempre due volte indietro e una avanti, finisce che va a giocare nella propria porta. Spreca l'occasione del vantaggio anche per sfortuna. Generoso.

Diazzi: E i gol, arrivano dalle riserve indiane. Cavallo Diazzo si imbizzarrisce al punto giusto e quando ormai l'ascia di guerra e' sepolta, finalmente la smette di fare solo segnali di fumo. Mohicano.

Calabrese: Il colibrì fluttua e volteggia, finché non trova un tocco maledetto, uscito da uno stinco di santo. NinZaghi.

Fornasari: Deve far fiorire un cactus che proprio non ne vuole sapere di prendere acqua, quando si dice predicare nel deserto. Elia.

sabato 26 gennaio 2013

Guazzabugli







   Selecao batte Aquila 3-2 (1-0)
   Aquila (2-3-1): Romanin, M.Bernardini, Summo, Lattante, L.Bernardini, Appignani, Gentili. (Calabrese, Diazzi)
   Reti: Diazzi, Autogol.


M.Bernardini: La sua unica pecca è quella di collegarsi alla trasmissione quando è già cominciata da 5 minuti: dopo è quasi insuperabile e nessuno lo smuove dalla poltrona di telespettatore. Coriaceo.

Summo: Tutte le volte che biondicapelli passa dalle sue parti viene frullato e ridimensionato. Presenza inattesa tra i fornelli, quanto mai necessaria. Bimby.

Lattante: Per cena gli servono due occasioni condite da salsa pugliese, che mastica, manda giù, ma non digerisce. La palla-tra-i piedi-che-scotta è un genere letterario. In rosso.

L.Bernardini: L'inchiostro a colori della sua stampante è esaurito e non è ancora riuscito a ricaricare la cartuccia. Ma a volte il black & white valorizza i dettagli. Seppia.

Appignani: Quando il gestore del bar ha visto che iniziava ad entrare in tackle sugli avventori e a morsicare i sottobicchieri ha deciso che era bene mollare il guinzaglio. Schiumato.

Gentili: Dopo il suo discorso nell'intervallo, viene coniato il termine di Monologoleador. La parola è d'argento, segnare è d'oro. Più che la punta, fa il punto. A capo.

Diazzi: Va a lezioni di 'velenosa' e dimostra subito di aver capito come si fa, peccato che ogni tanto gli parta il veleno anche nella direzione sbagliata. Scorpione.

Calabrese:
Tanto va l'Aquila al largo che ecco spunta Stefanino. Una delle migliori prestazioni in stagione, utile e essenziale.

venerdì 18 gennaio 2013

Lo giuro!






Aquila batte Game Over 7-1 (4-0).

Aquila: Romanin, Checchi, M.Bernardini, Summo, L.Bernardini, Appignani, Gentili. (Lattante, Calabrese).
Reti: Summo, Appignani (2), Gentili (3), Calabrese.

Checchi: Cinepanettone che sbanca al botteghino, pur incassando solo un gol. "Il ritorno del dentista", nel cast Gianfranco D'Angelo. Remake.

M.Bernardini: Si sgancia e casca, ma nessuno ci casca. Mogio torna in difesa, ma la palla sbatte sulla gambona tesa. Torna a casa, Agliardi lo sfasa.Un amuleto?

Summo: Dopo aver fotosegnalato i compagni ricreando un perfetto ambiente ospedalizio, lo scatto giusto lo trova sulla fascia, per il flash dell'1-0. Paparazzo.

L.Bernardini: Serata sbilenca, come i lanci che si azzarda a provare. Paga un prezzo più alto alla manutenzione invernale, ma lui ci tiene a restare nella legalità. Premio fair play.

Appignani: Il Pete Sampras di via Torleone trova il suo piccolo slam sull'erbetta Wimbledon del campo Savena. Serve una doppietta, sbaglia un facile smash.A rete.

Gentili: Tre gol lui, tre gol l'Inter: e il bomber se ne torna a casa a pancia piena. O tutto o niente. Cannibale.

Lattante: Raccontano leggende calcistiche molto credibili che l'attaccante uruguaiano Sebastian Abreu urlasse in campo: "Sta arrivando Abreu, lo tsunami dell'area di rigore". Un aneddoto che può aiutare a capire il gridolino "Lascia!" malinterpretato dagli avversari. Probabilmente Steve voleva dire: "Sta arrivando Lascians, il mattatore del quartiere Reno vecchio". Abreu è conosciuto come 'El loco'.

Calabrese: Il Post-Nino suona due volte: di questo passo 'baby-face' diventerà un serial killer implacabile. Squartatore.





mercoledì 9 gennaio 2013

Sette reti per otto tortelli






Aquila batte Caster United 7-2 (4-1).
Aquila (2-3-1): Romanin, M.Bernardini, Summo, Diazzi, L.Bernardini, Appignani, Calabrese. (Gentili).
Reti: L.Bernardini (3), Diazzi (2), Calabrese, Appignani.


M.Bernardini: Lo sprint per arrivare in tempo gli brucia tutte le calorie: rischia la crisi ipoglicemica ma si adatta senza problemi all'andatura cicloturistica del peloton. Lasagnone.

Summo: Costretto ancora una volta a bere lo sciroppo amaro della difesa, non fa i capricci ma tenta di curare i mali di stagione. Doctor-S.

Diazzi: Spazi come questi ne esaltano la falcata, e quando riesce sprigiona un'energia sufficiente ad illuminare tutta la squadra. Pochi cortocircuiti, solo qualche micro blackout. Elettrodo.

L.Bernardini: I bookmakers erano sicuri: è senz'altro lui quello che ha pagato il prezzo più alto ai cotequinhos de mammà. Ma smentisce gli scommettitori piazzando tre salamelli al posto giusto. Satollo.

Appignani: A un certo punto mancano i difensori e si autonomina commissario straordinario per le emergenze. Novello Bertolaso, capace di far tremare i portieri altrui. Logistico.

Calabrese: La Coppa Italia è un'opportunità: per sua fortuna gli osservatori se n'erano già andati ma impazzano su youtube imitazioni  dell'impossibile carpiatone crampato finale, già nota come la mossa dell'armadillo dei Carpazi. Zelig.

Gentili: No, i cenoni non l'hanno affatto saziato e in fondo, vorrebbe farlo pure lui un gollettino, Ma è già quaresima, digiuno forzato. A dieta.