mercoledì 21 marzo 2012

Tennis club



Aquila batte Corradi Spa 6-1 (3-0).
Aquila (2-3-1): Romanin, Checchi, Rinaldi, Diazzi, Appignani, Bernardini L., Gentili. (Calabrese, Solini, Summo, Lattante, Bernardini M., Goteri). All.: Fornasari.
Reti: Gentili, Goteri, Calabrese, Bernardini L. (2), Bernardini M..

Checchi: Smette i panni del manager, si abbottona in fretta il camice e torna ad otturare carie su carie. Spazza e deterge la propria area. Igienista.

Rinaldi: No Rina, no Party. Si autodichiara animatore per mestiere e organizza la giusta festa all'attacco avversario. Diversivo.

Diazzi: Contende un'improbabile palla a due, ma indovina anche un paio di passanti che aiutano ad aggiudicarsi il set. Bene il diritto e anche il rovescio, non sempre riescono le battute a effetto. Wimbledon?

Appignani: E il cerottino sul ditino, e il tirotto alla coscettina. Pure la visita oculistica prima di giocare, con le goccette che gli ingrossano le pupille, e non solo quelle. Il suo apporto comunque c'è. Malandato.

Bernardini L.: Scende tra le porte come Tomba al Sestriere, sbatte sui paletti solo sulla solita, sfortunata, punizione. Doppio gol nella seconda manche, e doppio gioiello. Kristiania.

Gentili: Quando il mare è in calma piatta, lui va a pescare un tesoro sul fondale che rilancia gli animi della truppa. Vento in poppa, diventa quasi un lusso. Sommozzatore.

Calabrese: Dita ben dentro la presa, e la prima palla che tocca dà la scossa alla partita. Ci riprova con bravura, ma la fortuna va ad intermittenza: qualcuno non ha pagato la bolletta. Edison.

Solini: La vettura riprende ad ingranare, addirittura la chicane viene affrontata alla grande, poi però con un errore sull'ultima manovra va a sbattere sui cordoli. Rodaggio.

Summo: Cercasi lenti a contatto per piedi strabici. A parte l'ansia dell'utilizzatore finale, si destreggia alla grande senza risparmiare il cuore. Uomo di latta.

Goteri: Pulito ed efficace. Goterinho sente la stagione dei fiori, il profumo di casa lo guida verso terre inesplorate. Escalation.

M.Bernardini: Ragione e sentimento. Se ne sta in panchina tranquillo cagnone, poi quando c'è bisogno entra e non esita ad andare a caccia di anatre. Guardiaboschi.

Lattante: Il pallone per lui è una reliquia da toccare, come i napoletani con San Gennà. La mano de Diòs l'abbiamo capita, il Pibe de Oro è ancora da venire. Mistico.

Fornasari: Fa esperimenti con sagacia, nel secondo tempo può permettersi di lasciar uscire gli animali dalle gabbie. Alchimista.

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