martedì 28 febbraio 2012

La primavera dell'Aquila


Prima della primavera, l'aria si riempie dell'antico sapor di vittoria. E' intenso e da troppo tempo l'avevamo perduto: ora dobbiamo aiutarci a respirare questo profumo di imprese nuove, per far fiorire un girone di ritorno ancora tutto da disegnare. Come i crochi, che timidi spuntano dalla neve ma sono già il segno di speranza dell'estate che verrà.

Aquila batte Le Madonne di San Luca 3-2.
Aquila: Romanin, Checchi, Bernardini M., Goteri, Appignani, Diazzi, Gentili (Rinaldi, Gargiulo, Solini, Lattante, Calabrese). All.: Fornasari.
Reti: Gentili (2, uno su rigore), Lattante.
Ammoniti: M.Bernardini,

Checchi: Il parastinco che è la sua arma, si rivolta contro al padrone quando questi cerca glorie in zone mai esplorate. Il gol si fa attendere e l'azione lo spompa. Prima però era stato proprietario della sua terra. Latifondista.

Bernardini M.: Guida lui il vascello in mancanza dell'ammiraglio. Figlio minore si merita i gradi e conduce il plotone con ritmo e attenzione. Decorato.

Goteri: Pioggia e sereno, fulmini e vuoti d'aria. Bello, quasi eccessivo quando punge, da tremarella quando deve tenere. I mancini come lui sono così, è la loro natura. Scorpione.

Appignani: Il vagoncino pieno di duracel arrivato da Roma è gia sui binari. Primo tempo compatta, secondo tempo impatta. Ferrotranviere.

Diazzi: Re di battute. A volte fanno ridere, a volte sono d'arresto, o da arresto. Quando riesce a sfuggire di prigione è pure pericoloso. Ondivago.

Gentili: Mammia mia bomber, che gol! E non solo quello, ma anche calci, botte e protezione. Svezzato.

Rinaldi: Ordinato, molto regolare nel primo tempo. Quando ce lo si può permettere è un centrocampista interessante. Entra nel momento della paura, parlotta e riesce a contenere dietro. Impegnativo.

Gargiulo: Rientra, un furgoncino Iveco che si mette in coda al loro capitano. Suona il clacson, lo pizzica, poi prova a toccarlo con mano e si trova il pallone. Preciso.

Solini: Pochi minuti, ma positivi. La ginocchiera è uno status symbol, quando se ne libererà lo rivedremo sgroppare, sempre se prima non ha lanciato la moda. La neve si scioglie, lui maturerà. Bello che sostiene gli altri anche dalla panchina. Germoglio.

Lattante: Non è mai troppo tardi, torna a suonare l'ora di Lascians. Come i grandi attori fanno meglio lo spettacolo delle prove. Poi pennella per il Bomber e va a nanna. Sonnambulo.

Calabrese: Scampoli di volontà e tanta passione per questa maglia. Spunta dal ghiaccio e aiuta la causa dei compagni. Gregario.

Fornasari: Mandato fuori addirittura prima dell'inizio, sta dietro la grata ma non mostra le manette come avrebbe fatto 'mou'. Fondamentale nell'orchestrare un gruppo numeroso. Relazioni esterne.