martedì 29 marzo 2016

Osteria numero sette



Aquila e Drink Factory 4-4 (1-3).
   Aquila (2-3-1): Romanin, M.Bernardini, Rinaldi, Lattante, Appignani, L.Bernardini, Gentili. All.: nessuno. Verso Londra: Summo.
   Reti: L.Bernardini (2), Gentili, M.Bernardini.

M.Bernardini. Sportellatore polifunzionale, propone soluzioni innovative che soddisfano utenti di ogni posizione e fascia. Onnivoro.

Rinaldi. Inizialmente ammortizza un cliente scomodo, poi con la sagacia di un antico precettore ellenico istruisce un allievo apatico. Socratico.

Lattante. Per contattarlo spedire una lettera in via crucis senza fine. Ma più che in una stazione nel tempo e nello spazio si colloca in una perenne sala d'attesa. Limbo.

Appignani. Nel campo dedicato a Nettuno spunta un erede di Thor: dopo essersi martellato il proprio dito, dirige l'epica arma anche contro bersagli più consoni. Vichingo.

L.Bernardini
. Le stelle sono la doppietta consecutiva, le stalle sono gli ultimi 20 secondi, il passaggio è quello che (forse) avrebbe potuto provare a fare. Cocchiere.

Gentili. L'uomo ragno tesse trame di gioco interessanti e avvolge le sue prede, quando non si ingarbuglia nella sua stessa tela pregiata. Narciso.


venerdì 18 marzo 2016

Primavera d'intorno brilla nell' aria




Aquila Claterna batte AC Picchia 3-1 (2-0).
   Aquila Claterna (2-3-1): Romanin, Checchi, Pasi, Gentili, Appignani, L.Bernardini, Tonielli. (Goteri).
   Reti: L.Bernardini (2), Appignani.
   Espulso: Goteri.

Checchi. Ottura la carie, scalpella il tartaro, si prodiga in estrazioni al limite della scienza medica e delle sue possibilità articolari. Colgate.

Pasi. All'improvviso un lavoratore, non improvvisa nulla dietro la scrivania né dietro gli scatti degli avversari. Il risveglio del forzuto. Rinnovato.

Gentili. O la borsa o la vita, ma il ladro non è un killer e si impietosisce davanti alle sue vittime tramortite. Lupin.

Appignani. Se il portiere avesse previsto tutto questo, le sue infide conclusioni, non sarebbe svenuto. Quando ne ha voglia, senza applausi o fischi, si assume i suoi rischi, non spara solo cazzate. Avvelenato.

L.Bernardini. Il bob gli ha messo il turbo e lui si concede il bis, non solo a tavola. Nell'ultima settimana d'inverno, trova la prima vera gioia della stagione e le speranze dell'Aquila fioriscono come bucaneve. Bombardiere.

Tonielli. Piaggio lo spiaggia, la batteria si conferma esausta, ma in lontananza il motore romba ancora di un'antica passione. Highlander.

Goteri. Fa di tutto, ma proprio di tutto, per farsi cacciare. Comincia in treno, con gli sputi ai controllori. Prosegue in spogliatoio, sospettato del furto di bagnoschiuma. In campo irriverente, deride compagni e avversari e infine l'arbitro non può far altro che mostrargli il rosso. Chianti.

giovedì 3 marzo 2016

Ipnotizzati





Aquila Claterna e i Cobra 4-4 (0-1).

Aquila (2-3-1): Romanin, Tonielli, M.Bernardini, Lattante, L.Bernardini, Appignani, Gentili. (Goteri, Calabrese). All.: Berti. Supporter: Summo.
Reti: Lattante, L.Bernardini su rigore, Gentili (2).

Tonielli. Fa indigestione di fair play, si sazia della sua stessa correttezza. L'arbitro non è di suo gusto, i garretti degli avversari non li assaggia neppure. Satollo.

M.Bernardini. Saltella come può sul prato, ma quando si specchia nel pollo più unto del pianeta e incredibilmente si vede riflesso scopre il senso della sua giornata. Olio cuore.

Lattante. Più che lo spaventapasseri del Mago di Oz pare l'uomo di latta alla ricerca del cuore che pensa di non avere. Arrugginito, segna con freddezza il primo di quattro nel giorno che capita una volta su quattro. Bisestile.

L.Bernardini. Firma il rigore come il contratto, sperando che anche l'offerta di birra sia a tempo indeterminato. Ringalluzzito.

Appignani. Mutatis mutandis, rimane in mutande. Colpito nell'intimo dalla giostra dei cambi, scende al volo per un paio di buoni suggerimenti. Gattopardo.

Gentili. Disarcionato dal suo destriero e ammaccato, il cavaliere dell'ordine di San Giacomo si rialza e scaglia i suoi dardi contro il cobra alato. Incantatore.

Goteri. Si appisola sul treno e si risveglia nell'Isola che non c'è, dove lo eleggono leader dei bimbi sperduti. Trilli.

Calabrese. Il principe Giovanni in panchina gli dà fiducia, lui lo ripaga con alcune mosse degne di sir Biss, anche se fatica ad insinuarsi tra le maglie avversarie. Sibilante.

Berti. Sovrano di una squadra piovosa, il suo reame affoga negli scrosci improvvisi. Ma non ha nulla da temere, perché come Artù ha trovato una sua Ginevra. Excalibur.  

Summo. Look da esploratore di terre desolate, è ormai pronto per rimboccarsi le maniche al di là della Manica. New World.