sabato 29 ottobre 2016

Nella vecchia fattoria







Aquila Claterna e Full Monty 1-1 (1-1).
   Bologna (2-3-1): Romanin, L.Bernardini, Tonielli, Mezzetti, Riera Gonzales, Goteri, Bufalini. (Calabrese, Appignani, Cappa). All.: Zanni.
   Reti: Appignani.

   L.Bernardini: Per la seconda volta è obbligato a sopprimere gli impulsi e a condurre vita castigata, monaco nell'eremo difensivo. Ora et labora. Cilicio.

   Tonielli. Il ruggito del bue. Ringhia e raglia, puntando a spaventare gli avversari con l'imponenza dell'ugola e facendogli assaggiare la consistenza della sua rognosa mole. Mammuth.

   Mezzetti. Metà tempo per metà campo, il bicchiere alla fine è 'Mezzo' pieno, nonostante il riproporsi del tirotto funesto che ne azzoppa le cavalcate. Varenne.

   Riera Gonzales. Lieve folletto del centrocampo si libera della zavorra nelle gambe e dà peso alla prestazione con dribbling saettanti e repentini ritorni sull'uomo, passando in pertugi impensabili. Trilli.

   Goteri. La lezione 'stop-passo avanti-tiro di sinistro' da qualsiasi posizione possibile l'ha imparata a memoria, forse è necessario variare il repertorio, per fare le strofe con il coro e non solo il ritornello. Musicante.

   Bufalini. Movenze antiche per il 'Weah bianco' del Galvani. Ogni giocata salta via un pezzo di ruggine e il motore ha il suono delle fuoriserie d'altri tempi, mai passate di moda. Bugatti.

  Calabrese. Punta all'oscar all'animazione, settore cortometraggi. La tenacia di Anacleto, l'entusiasmo di Little John, la carica sempre a 101. Popeye.

  Appignani. La maglia da eroe della Marvel gli consente di prendersi dei rischi, non a caso segna con un'azione in gioco pericoloso. Come abbia fatto non si sa, forse quelli della mala, forse la pubblicità. Spiderman.

  Cappa. Il primissimo approccio è thriller, chissà se diventerà un K-iller. Tra colpi di K-ung fu e frasette irridenti, tiene comunque botta negli assalti finali e non va mai K-O. Incassatore. 
 
  Zanni. Le migliori ricette nascono dalla scarsità e con gli ingredienti che ha a disposizione riesce a cucinare una zuppa tutt'altro che indigesta. Bottura.

giovedì 20 ottobre 2016

Ospedale da campo









Hammers - Aquila Claterna 5-1 (3-1).
   Aquila Claterna (2-3-1): Romanin, Pasi, M.Bernardini, Mezzetti, Appignani, Capaci, L.Bernardini. (Calabrese, Riera Gonzales, Goteri). All.: Zanni. Viceall.: Lattante.
Reti: L.Bernardini.

Pasi: Le due fasi le fa a piccole dosi, forse teso per la tesi attesa da mesi. Chiusi i malintesi, cresce nella ripresa insieme alla difesa. Fresa.

M.Bernardini. Come chi scivola alzandosi dal letto, o si ammala ai primi freddi, inizia la stagione col piede più che mai... sbagliato. Ora stampelle e caldarroste, per un autunno da rivedere. Iellato.

Mezzetti. Dalla terra dei Boeri spunta un'antilope per le desolate savane delle fasce nostrane. Al debutto saltella e bruca, mostra doti da erbivoro vorace. Springbok.

Appignani. Salta netti gli aperitivi, sparecchia i tavoli, ignora gli inviti dei compagni, confonde i regali, distrugge ogni buona azione da qualsiasi parte essa provenga. Organizzare il centrocampo non è certo come preparare un matrimonio! Ambiguo.

Capaci. Filippo 'piè veloce' talvolta non riesce a controllare i nuovi calzari e il trenino supersonico rischia di deragliare, ma le stazioni da visitare da qui alla fine dell'anno sono infinite. Italo.

L.Bernardini. Festeggia San Luca anticipando Halloween con una zuccata vincente. In attesa del ponte deve costruire un muro, costretto ad arretrare prima dell'ora legale. Gambero.

Calabrese. Gli anni passano anche per lui, con quell'aspetto da eterno ragazzo è ormai uno dei senatori. Non è ancora tempo però di passare insieme a Gianni alla Nazionale cantanti. Peter Pan.

Goteri. Le foglie morte rappresentano un'irrinunciabile specialità di stagione, in una prestazione ravvivata dalla consueta tempra caliente. Nella giostra dei ruoli riesce a non soccombere ai capogiri. Ondivago.

Riera Gonzales. Tuttofare tascabile, 'speedy' è ovunque, ma deve scoprire il gusto pepato della finalizzazione. Se il genietto uscirà dalla lampada tanti desideri saranno esauditi. Aladin.

Zanni. Dare equilibrio ai reparti è un compito affascinante ma duro anche per un infermiere con anni di esperienza. Lui risponde presente, alle prese con un gruppo di impazienti variegato, dalla geriatria all'igiene mentale. Casa di cura.

Lattante. Il paziente numero uno promosso assistente capo: dalla bAnca alla pAnca, una nuova vita per steve lasci-Anc? Anchilosauro.

martedì 29 marzo 2016

Osteria numero sette



Aquila e Drink Factory 4-4 (1-3).
   Aquila (2-3-1): Romanin, M.Bernardini, Rinaldi, Lattante, Appignani, L.Bernardini, Gentili. All.: nessuno. Verso Londra: Summo.
   Reti: L.Bernardini (2), Gentili, M.Bernardini.

M.Bernardini. Sportellatore polifunzionale, propone soluzioni innovative che soddisfano utenti di ogni posizione e fascia. Onnivoro.

Rinaldi. Inizialmente ammortizza un cliente scomodo, poi con la sagacia di un antico precettore ellenico istruisce un allievo apatico. Socratico.

Lattante. Per contattarlo spedire una lettera in via crucis senza fine. Ma più che in una stazione nel tempo e nello spazio si colloca in una perenne sala d'attesa. Limbo.

Appignani. Nel campo dedicato a Nettuno spunta un erede di Thor: dopo essersi martellato il proprio dito, dirige l'epica arma anche contro bersagli più consoni. Vichingo.

L.Bernardini
. Le stelle sono la doppietta consecutiva, le stalle sono gli ultimi 20 secondi, il passaggio è quello che (forse) avrebbe potuto provare a fare. Cocchiere.

Gentili. L'uomo ragno tesse trame di gioco interessanti e avvolge le sue prede, quando non si ingarbuglia nella sua stessa tela pregiata. Narciso.


venerdì 18 marzo 2016

Primavera d'intorno brilla nell' aria




Aquila Claterna batte AC Picchia 3-1 (2-0).
   Aquila Claterna (2-3-1): Romanin, Checchi, Pasi, Gentili, Appignani, L.Bernardini, Tonielli. (Goteri).
   Reti: L.Bernardini (2), Appignani.
   Espulso: Goteri.

Checchi. Ottura la carie, scalpella il tartaro, si prodiga in estrazioni al limite della scienza medica e delle sue possibilità articolari. Colgate.

Pasi. All'improvviso un lavoratore, non improvvisa nulla dietro la scrivania né dietro gli scatti degli avversari. Il risveglio del forzuto. Rinnovato.

Gentili. O la borsa o la vita, ma il ladro non è un killer e si impietosisce davanti alle sue vittime tramortite. Lupin.

Appignani. Se il portiere avesse previsto tutto questo, le sue infide conclusioni, non sarebbe svenuto. Quando ne ha voglia, senza applausi o fischi, si assume i suoi rischi, non spara solo cazzate. Avvelenato.

L.Bernardini. Il bob gli ha messo il turbo e lui si concede il bis, non solo a tavola. Nell'ultima settimana d'inverno, trova la prima vera gioia della stagione e le speranze dell'Aquila fioriscono come bucaneve. Bombardiere.

Tonielli. Piaggio lo spiaggia, la batteria si conferma esausta, ma in lontananza il motore romba ancora di un'antica passione. Highlander.

Goteri. Fa di tutto, ma proprio di tutto, per farsi cacciare. Comincia in treno, con gli sputi ai controllori. Prosegue in spogliatoio, sospettato del furto di bagnoschiuma. In campo irriverente, deride compagni e avversari e infine l'arbitro non può far altro che mostrargli il rosso. Chianti.

giovedì 3 marzo 2016

Ipnotizzati





Aquila Claterna e i Cobra 4-4 (0-1).

Aquila (2-3-1): Romanin, Tonielli, M.Bernardini, Lattante, L.Bernardini, Appignani, Gentili. (Goteri, Calabrese). All.: Berti. Supporter: Summo.
Reti: Lattante, L.Bernardini su rigore, Gentili (2).

Tonielli. Fa indigestione di fair play, si sazia della sua stessa correttezza. L'arbitro non è di suo gusto, i garretti degli avversari non li assaggia neppure. Satollo.

M.Bernardini. Saltella come può sul prato, ma quando si specchia nel pollo più unto del pianeta e incredibilmente si vede riflesso scopre il senso della sua giornata. Olio cuore.

Lattante. Più che lo spaventapasseri del Mago di Oz pare l'uomo di latta alla ricerca del cuore che pensa di non avere. Arrugginito, segna con freddezza il primo di quattro nel giorno che capita una volta su quattro. Bisestile.

L.Bernardini. Firma il rigore come il contratto, sperando che anche l'offerta di birra sia a tempo indeterminato. Ringalluzzito.

Appignani. Mutatis mutandis, rimane in mutande. Colpito nell'intimo dalla giostra dei cambi, scende al volo per un paio di buoni suggerimenti. Gattopardo.

Gentili. Disarcionato dal suo destriero e ammaccato, il cavaliere dell'ordine di San Giacomo si rialza e scaglia i suoi dardi contro il cobra alato. Incantatore.

Goteri. Si appisola sul treno e si risveglia nell'Isola che non c'è, dove lo eleggono leader dei bimbi sperduti. Trilli.

Calabrese. Il principe Giovanni in panchina gli dà fiducia, lui lo ripaga con alcune mosse degne di sir Biss, anche se fatica ad insinuarsi tra le maglie avversarie. Sibilante.

Berti. Sovrano di una squadra piovosa, il suo reame affoga negli scrosci improvvisi. Ma non ha nulla da temere, perché come Artù ha trovato una sua Ginevra. Excalibur.  

Summo. Look da esploratore di terre desolate, è ormai pronto per rimboccarsi le maniche al di là della Manica. New World.

giovedì 18 febbraio 2016

Cartoon





Aquila batte Drink Team 2-1 (1-0).
   Aquila (2-3-1): Romanin, Pasi, Tonielli, M.Bernardini, Appignani, S.Bernardini, Gentili. (Calabrese, Goteri, Taddia).
Reti: L.Bernardini, Gentili.

Pasi. Tiene insieme paurosi lisci, ruvide entrate e sprazzi di lucidità. Part time o a tempo pieno, le sue tutele per la squadra sono sempre crescenti. Jobs Act.

Tonielli. Pippo Baudo? Pippo Franco? Pippo Calzelunghe? Chi chiamava a squarciagola difficilmente si saprà, ma quando passa ride tutta la città. Disney.

M.Bernardini. Già studente modello in aritmetica, se ne intende anche di angoli e geometria. L'esame più difficile però lo supera nel secondo tempo, quando si destreggia alle prese col 'latino'. Poliglotta.

Appignani. C'era una volta un centrocampista con l'anello al naso che voleva segnare e poi metterselo al dito. Il bel tomo ci provò, il suo dito si gonfiò, ma tanto il gol non arrivò. Figaro.

L.Bernardini. Tuona e mugghia nel diluvio, partono folgori anche in senso contrario. In attesa che torni il sereno, trova comunque il modo di aprire le danze della pioggia. Furia.

Gentili. Borseggiato e sbeffeggiato, impara la lezione e si trasforma in 'mano lesta', indovinando un colpo da play-ground. All star game.

Goteri. Salta tutto il primo tempo, balza dentro e rischia di metterla nel marsupio, ma finisce per zompare addosso all'attaccante. Canguro.

Taddia. Macchinina elettrica che fa il pieno di energia, non rimane in riserva e gira a mille anche con le mescole da bagnato. Duracel.

Calabrese. Balla il tip tap per evitare l'ennesimo pestone, sembra morsicato da un nugolo di formiche. Ban-dito.

martedì 26 gennaio 2016

Conciati per le festival



Selecao batte Aquila Claterna 4-2 (2-0).
   Aquila Claterna (2-3-1): Romanin, Pasi, Tonielli, Lattante, L.Bernardini, Broccardo, Gentili. (Goteri, M.Bernardini). All.: Berti e Fornasari.
   Reti: M.Bernardini, Gentili.

Pasi: L'ultimo giapponese resta in trincea anche quando Iwo Jima è in mano ai marines. Vorrebbe usare la frusta coi compagni, gli rimane un pugno di frustrazione. Samurai.

Tonielli. Cerca e non trova il mantello da supereroe e perde le staffe contro un arbitro da fumetti. Anche per questo sembra quasi credibile quando dice che lo ha mandato a far delle... vignette. Collerico.

Lattante. Prende troppo sul serio l'elemosina e dissemina sulla sua strada palloni per chi non ne ha. L'unico voto possibile è quello di povertà. Francescano.

L.Bernardini. L'onda lunga delle feste non lo risparmia, il carnevale lo sommerge prima del tempo. In mezzo al guado, inevitabilmente boccheggia. Gambero.

Broccardo. Lo Spice-Boy di gennaio è stato un acquisto a gettone d'oro, peccato che nell'ultima partita la vena aurifera si sia esaurita, così come una parentesi troppo breve. Stagionale.

Gentili. Segna un gol difficile di sinistro, dopo averne sbagliato uno facile di destro. Per andare a casa è passato da Rovereto, con tappa a Fabriano. Labirintico.

Goteri. Reduce dall'odissea con Trenitalia, non ha smaltito del tutto il fuso orario ferroviario. Di volontà ne ha a vagoni, ma ogni tanto i suoi tentativi deragliano. Cuccetta.

M. Bernardini. Con la stessa maestria con cui rifornisce di indumenti tutta la squadra, ripulisce palloni, asciuga, stende, stira e deposita un pacco ben piegato in fondo alla rete. Lavandaia.

Berti & Fornasari. Tifano in coro, improvvisano duetti di schiamazzi, mossette e gridolini, ormai pronti per l'Ariston. Al Bano e Romina.

giovedì 21 gennaio 2016

Una panchina per due




Aquila batte Salentodorica 5-4 (2-2).
Aquila (2-3-1): Romanin, Pasi, Tonielli, Lattante, Appignani, M.Bernardini, Gentili. (Broccardo, Calabrese). All.: Fornasari e Berti.
Reti: Gentili, Broccardo (2), Tonielli, Appignani.

Pasi. Quando la temperatura cala gli orsi polari sono nel loro habitat naturale. Rompe subito il ghiaccio e non smette di uscire a valanga. Abominevole per gli attaccanti avversari. Yeti.

Tonielli. Vola sulle ali del cappone, mette le zampe su almeno tre gol. E intanto Hollywood lo cerca per il sequel di 'La caduta'. Golden Globe.

Lattante. Le ore al dormitorio lo fanno entrare in campo con la beretta da notte. Si desta nel secondo tempo, quando la finisce di parlare nel sonno con i suoi presunti conterranei e finalmente fa sognare i compagni. Pisolo.

Appignani. Dopo il suo gol hanno convocato un conclave. Quando ha rischiato di segnare il secondo è dovuto intervenire San Pietro in persona per scongiurare danni maggiori. Appostata.

M.Bernardini. Prodotto della moderna flessibilità: da autista a centrocampista, dalla distinta alla grinta, dall'amministrazione del condominio alla giocata di raziocinio. Tuttofare.

Gentili. Si spacca in due per aprire la rimonta, ma ha il fisico di uno sbullonato. A fine gara si dissolve, si rimaterializzerà per il suo decimo tempo di giornata a sorpresa al Re Artù. Teletrasportato.

Broccardo. Sicario in colletto bianco, si alza dalla panchina e non fa sconti a nessuno. Tratti scandinavi, giocate calienti. I compagni lo ribattezzano Lost, ma le vince quasi tutte. Letale.

Calabrese. Attaccante smart, fluttua nella rete e verso la rete, ma finisce contro la rete senza tanti complimenti. Wireless.

Fornasari & Berti. Greggio e Iacchetti della panchina, tra ululati, sketch e folklore riscaldano il clima e sostengono la squadra anche quando sarebbe da tapiro. Unione civile.

mercoledì 13 gennaio 2016

Vento di passioni




Aquila e Old Cluricaune 2-2 (2-1).
   Aquila (2-3-1): Romanin, Pasi, M.Bernardini, Lattante, Appignani, Broccardo, Gentili. (Rinaldi, Goteri, Calabrese).
Reti: Broccardo (2).

Pasi. Gioca agli autoscontri al volante di un Suv, travolge chi incontra senza badare al codice della strada. Toglie dal pentolone le castagne dal fuoco, spesso anche da quello amico. Monovolume.

M.Bernardini. Difensore sale e pepe, come certi stopper anni '90. Inizialmente accusa le festività, poi contribuisce a sparecchiare i cenoni imbanditi. Darebbe anche lo straccio in terra. Viakal.

Lattante. Fischia il libeccio, ma per lui è un vantaggio. Abituato a correnti contrarie, spende poche parole all'aria. Qualche battaglia contro i mulini, prova giocate di respiro, non sempre riescono. Ma domani... è un altro giorno. Via col vento.

Appignani. Al centro della tempesta riesce a non farsi disarcionare dai flutti. Aggancia palloni come Capitan Uncino, li risucchia come Spugna, qualcuno lo smarrisce sull'Isola che non c'è. Bucaniere.

Broccardo. Doppietta da esperto cacciatore di frodo: prima impallina un gruppo di tordi che si alza in volo, poi dimostra di saperci fare anche con l'arco e le frecce. Esordio coi botti, che si era tenuto da capodanno. Bracconiere.

Gentili. Isolato tutto il giorno senza cellulare, gli tagliano le comunicazioni anche in campo. Tutto solo là davanti prova tanti segnali di fumo, ma recapita anche qualche prezioso messaggio in bottiglia. Naufrago.

Rinaldi. Ciak, si gira: e partono scene destinate ad un pubblico adulto. Poi si accorge che i film d'essai non fanno per lui e recita una parte importante nel cinepanettone della difesa, senza affidarsi a controfigure. Trasformista.

Goteri. Dal Sudafrica a via Libia, dalle savane al Savena. Un safari diverso, ma non privo di suoi spunti... esotici. Springbok.

Calabrese. Marchiato a fuoco da una tacchettata sulla gamba che sembra un morso, ne fa un brand di sicuro successo. Inventore.