venerdì 30 ottobre 2009

Vittoria sofferta: ma è Lallo-mania!


Vittoria (troppo) sofferta. Bisogna dare atto ai pulcini di aver messo su in fretta il piumaggio e di aver corso come degli assatanati per tutta la partita. Vittoria di esperienza e coraggio, grazie anche al nostro Le Grottaglie che rompe l'astinenza e ci consegna tre punti alla fine preziosi, ottenuti in modo un po' rocambolesco.


Priva di una bussola tecnica l'Aquila fin dai primi minuti fatica a disporsi in campo. Tonielli all'esordio sfodera un sinistro nell'angolino che tiene il risultato incollato sull'1-0 fino a metà secondo tempo, quando accade l'inevitabile: Carassiti semina dubbi e avversari, e apparecchia per Pellegrini che deve solo spingerla dentro.


Ai più esperti tremano le gambe, ma con un'intrusione di Guaraldi le ambizioni dei giovanotti con le ali vengono rispedite al mittente. Gentili poi chiude virtualmente il match, anche se il gol dell'ex Alcarraz fa diventare roventi gli ultimi minuti.


Ci prendiamo volentieri i tre punti, sapendo che si può e si deve migliorare. Intanto impazza una nuova tendenza: la Lallo-mania!


Aquila batte Golden Eagles 3-2

Aquila (2-3-1): Romanin, Bernardini M., Guaraldi, Grassia, Tonielli, Solini, Berti G. (Calabrese, Marceddu, Gentili).

Reti: Tonielli, Guaraldi, Gentili.


Bernardini M.: Difensore occasionale, non demerita. Un missile su punizione finisce alto di un soffio. Stoccatore.


Guaraldi: Imperioso dietro, decisivo quando prende al balzo una corta respinta del portiere e si trasforma in opportunista. Non perde mai la calma. Cobra.


Grassia: A tratti impalpabile, quando si avvicina alla palla sembra che stia per esplodere. Troveremo il modo di innescare la miccia. Tappato.


Tonielli: Debutto, gol e spessore. Chiacchiera, quanto chiacchiera, ma almeno prova a fare il direttore di un'orchestra poco armonica. Cruciale.


Solini: E' teso, gioca contro i suoi amici, che non vedono l'ora di farlo sfigurare. Ci mette l'anima. Gioca col cuore, cala un po' nel secondo tempo, quando si trova a dover fare a tratti il centrale di centrocampo. Servitore.


Marceddu: Recidivo coi falletti, fa un paio di buone discese libere. Meglio il fondo che il Super G. Prova un lob su punizione che resterà nella storia. Radiofonico.


Calabrese: Come ci crede lui...E' da un suo sinistraccio improbabile che nasce il gol di Lallo che salva capra e cavoli. Propizio.


Gentili: Un palo e il terzo gol. A volte si vede che è innamorato...del pallone. Però le cose gli riescono, per ora. Cupido.


Berti G.: Corpo estraneo. Almeno spizza la palla di testa sul primo gol, con la criniera. Ma da leone quale potrebbe essere è ancora una pecora da macello. La fiducia della squadra non manca e non mancherà mai: siamo sicuri che presto tornerà sul trono.


sabato 24 ottobre 2009

Slalom d'acqua



Con uno slalom bagnato Berna risolve. Lascia gli spettri Usa e getta là dove devono stare, si ruba solo un pizzico del talento di Bode Miller e infila uno dopo l'altro i paletti di Plaza Cardueza, inforcando il pallone nell'angolino.


Seconda vittoria su due partite, sofferenza e ardore nel diluvio. Dopo la doccia fredda del gol iniziale, che sorprende una difesa in accappatoio, l'Aquila si riveste, si mette il mantello e combatte la battaglia della pioggia.


Il pareggio arriva ancora con il capitano che scivola e la caccia alta nel primo palo. Secondo tempo tutto intensità. La palla è pesantissima ed è difficile sollevarla dalle pozze. Ci prova il bomber con un paio di sombreri da terra caliente e Solini con un sinistro atipico, ma è ancora Berna ad indossare la tuta da sci, inventarsi uno slalom impossibile, timbrando così lo skipass del due a uno.
Aquila batte Plaza Cardueza 2-1
Aquila (2-3-1): Romanin, Rinaldi, Guaraldi, Grassia, Bernardini L., Marceddu, Gentili. (Montorsi, Calabrese, Solini, Baraldi, Berti J., Bernardini M.)
Marcatori: Bernardini L. (2)
Bernardini L.: Il lontano ovest l'ha visto solo dal finestrino. Ora il cowboy è tornato sulla terra, ha preso al lazo gli avversari mostrando le cartucce per impiombare il Csi con doppiette da caccia. Lo accogliamo così, umile, 25enne, pioniere cittadino, pronto a dire la sua, tra la via Emilia e il West.
Bernardini M.: Fallita l'esperienza da figlio unico, dovrà fare le veci di se stesso. Alla ribalta nella risaia non demorde e tira scudisciate a destra e a manca. Baywatch.
Berti J.: Da cigno a paperotto nello stagno. Con la testa in Olanda, il tulipano è alluvionato. Ci sarà tempo per vederlo tornare a danzare. Accademico.
Rinaldi: Si inciampa e respinge, picchia e ribatte. Colosso di difesa non gira quasi mai a vuoto. Boa.
Baraldi: Via il colletto, dentro lo scafandro. Pilone di centrocampo, rotola e gestisce palloni. Esordio promettente. Guerriero.
Solini: Assaggia la partita e morde le caviglie degli avversari. Nuota, sguazza e riemerge. Assetato.
Grassia: Bagnato e sfortunato. I jeans sul termosifone non gli impediscono di trebbiare la sua fascia. Quando ci sarà la precisione avremo un cecchino. Sgangherato.
Guaraldi: Capelli e pizzetto non accusano le secchiate dal cielo. Mantiene l'aplomb e reagisce con destrezza agli attacchi rimanendo incollato agli altri. Nastro Adesivo.
Calabrese: A destra a sinistra in mezzo. Cerca la posizione la trova la perde. Rimbalza e suda. Volontà.
Montorsi: E' rimasto in campo dai tempi del gol all'ultima giornata. Orso! Finalmente grinta e scivolate. Polare.
Gentili: Messicano isolato. Dorso, rana, farfalla, prova tutti gli stili, alza la palla e la scaglia fuori. Alterna folate a silenzi. Desaparecido.
Marceddu: Draga il fondale alla ricerca di tesori perduti. Nell'acqua dovrebbe essere a suo agio, ma non trova sempre le stelle marine. Errante.
Fornasari-Lascians: coppia d'altri tempi, il gatto e la volpe, il metodico e il passionale. Sei punti in due partite: decisivi.

giovedì 15 ottobre 2009

Au revoir, capitano



Un poker regale di Berna e l'Aquila seppellisce il Goblin, segna sette gol e parte con il piede giusto.

I rapaci non perdono mai la bussola. Subito forte con tre gol dopo cinque minuti, poi il match è in discesa. Partita forse facile, ma rischiosa. Nel secondo tempo si rischia il ritorno degli avversari, ma nel loro momento migliore, il prossimo Amerigo Vespucci prende la mira, si concentra, pensa di aver davanti la faccia del console di Firenze, che gli ha negato il visto e lo colpisce in pieno, sfondando l'incrocio dei pali.
Si è rivista anche una criniera bionda folleggiare nelle aree. Senz'altro da rivedere Berti, ma si è mosso bene, con la consueta follia. Solidissimi gli innesti, rinnovati gli altri.
Berna intanto prova a metter su legna per l'inverno, staccando il biglietto aereo nel modo migliore. Au revoir, capitano.
Aquila batte Goblin 7-2
Aquila (2-3-1) Romanin; Rinaldi, Guaraldi; Grassia, Bernardini L., Marceddu, Gentili. (Calabrese, Solini, Berti, Bernardini M.).
All. Fornasari.
Marcatori: Bernardini L. (4), Gentili, Grassia, Bernardini M. (2)
Rinaldi: Cosce gigantesche e cervello fine. Mancino generoso, dà grande solidità, con Lallo forma una coppia di marcatori davvero coriacea. Muraglia.
Guaraldi: Concentratissimo dall'inizio alla fine. Si oppone con tutto se stesso agli attacchi dei Goblin, difendendo il bastione con la vita. Statuario.
Marceddu: Non riesce proprio a segnare ad un portiere con la faccia da Saviano e la maglia del Cagliari. Sforna due assist, corre e frulla. Perde la testa con un falletto sul rigore, ma si può perdonare. Patriota.
Bernardini M.: Due gol, uno brutto, ma importante e quello del 7 a 2. Partito Fidel, toccherà a Raul prendere in mano lo stato. Lo aspettiamo alla prova della maturità, intanto dà costanza e sostanza, calciando un paio di sinistri fotocopia in piccionaia. Taciturno.
Calabrese: Debutto ed emozione. Il più giovane del gruppo mostra muscoli e grinta, tanta voglia di fare. Un assist a Griso, mangia un bel piattone di umiltà. Promettente.
Grassia: Rigenerato. Macina chilometri, fa il solito gol in girata sporca e rischia di farne almeno altri due. Lo vedremo quando ci sarà da tirar fuori il carattere, ma così è già uno dei leader. Redivivo.
Solini: Vorrebbe fare il centrocampista, ma nel secondo tempo arretra centrale nella difesa a due. Operaio e tuttofare. Non brontola neanche più, con un pieno di autostima, direttamente in vena. Volonteroso.
Gentili: Di nome, ma non di fatto. Apprendista attaccante, segna al primo tiro, scappa dai difensori e si fa inseguire tutta la partita. Imprendibile.
Berti: L'ultimo ad arrivare, il primo ad andar via. Appare in campo, balla il tango e sfiora (si mangia) il gol in più di un'occasione, anche con un cucchiaietto respinto sulla linea. Non crede al passaggio allo zucchero di Berna. Solo sregolatezza, per ora.
Bernardini L.: Chi l'ha 'visto'? Non certo i difensori avversari che se lo perdono di piede, di testa e di cuore. Una partita che vale un viaggio oltreoceano. Prontissimo.

martedì 13 ottobre 2009

Captain America


Molto bene, rieccoci qui. Si riparte da dove ci si era lasciati. Con glorie di vecchio pelo, ritorni graditi e giovani rampanti con ambizioni di volo.
Ci godiamo il capitano prima del grande tuffo nel Nuovo Mondo. Lo aspettiamo con Cic e David Beckham nel 2010.
Buon campionato a tutti, le pagelle saranno esigentissime.