martedì 26 gennaio 2016

Conciati per le festival



Selecao batte Aquila Claterna 4-2 (2-0).
   Aquila Claterna (2-3-1): Romanin, Pasi, Tonielli, Lattante, L.Bernardini, Broccardo, Gentili. (Goteri, M.Bernardini). All.: Berti e Fornasari.
   Reti: M.Bernardini, Gentili.

Pasi: L'ultimo giapponese resta in trincea anche quando Iwo Jima è in mano ai marines. Vorrebbe usare la frusta coi compagni, gli rimane un pugno di frustrazione. Samurai.

Tonielli. Cerca e non trova il mantello da supereroe e perde le staffe contro un arbitro da fumetti. Anche per questo sembra quasi credibile quando dice che lo ha mandato a far delle... vignette. Collerico.

Lattante. Prende troppo sul serio l'elemosina e dissemina sulla sua strada palloni per chi non ne ha. L'unico voto possibile è quello di povertà. Francescano.

L.Bernardini. L'onda lunga delle feste non lo risparmia, il carnevale lo sommerge prima del tempo. In mezzo al guado, inevitabilmente boccheggia. Gambero.

Broccardo. Lo Spice-Boy di gennaio è stato un acquisto a gettone d'oro, peccato che nell'ultima partita la vena aurifera si sia esaurita, così come una parentesi troppo breve. Stagionale.

Gentili. Segna un gol difficile di sinistro, dopo averne sbagliato uno facile di destro. Per andare a casa è passato da Rovereto, con tappa a Fabriano. Labirintico.

Goteri. Reduce dall'odissea con Trenitalia, non ha smaltito del tutto il fuso orario ferroviario. Di volontà ne ha a vagoni, ma ogni tanto i suoi tentativi deragliano. Cuccetta.

M. Bernardini. Con la stessa maestria con cui rifornisce di indumenti tutta la squadra, ripulisce palloni, asciuga, stende, stira e deposita un pacco ben piegato in fondo alla rete. Lavandaia.

Berti & Fornasari. Tifano in coro, improvvisano duetti di schiamazzi, mossette e gridolini, ormai pronti per l'Ariston. Al Bano e Romina.

giovedì 21 gennaio 2016

Una panchina per due




Aquila batte Salentodorica 5-4 (2-2).
Aquila (2-3-1): Romanin, Pasi, Tonielli, Lattante, Appignani, M.Bernardini, Gentili. (Broccardo, Calabrese). All.: Fornasari e Berti.
Reti: Gentili, Broccardo (2), Tonielli, Appignani.

Pasi. Quando la temperatura cala gli orsi polari sono nel loro habitat naturale. Rompe subito il ghiaccio e non smette di uscire a valanga. Abominevole per gli attaccanti avversari. Yeti.

Tonielli. Vola sulle ali del cappone, mette le zampe su almeno tre gol. E intanto Hollywood lo cerca per il sequel di 'La caduta'. Golden Globe.

Lattante. Le ore al dormitorio lo fanno entrare in campo con la beretta da notte. Si desta nel secondo tempo, quando la finisce di parlare nel sonno con i suoi presunti conterranei e finalmente fa sognare i compagni. Pisolo.

Appignani. Dopo il suo gol hanno convocato un conclave. Quando ha rischiato di segnare il secondo è dovuto intervenire San Pietro in persona per scongiurare danni maggiori. Appostata.

M.Bernardini. Prodotto della moderna flessibilità: da autista a centrocampista, dalla distinta alla grinta, dall'amministrazione del condominio alla giocata di raziocinio. Tuttofare.

Gentili. Si spacca in due per aprire la rimonta, ma ha il fisico di uno sbullonato. A fine gara si dissolve, si rimaterializzerà per il suo decimo tempo di giornata a sorpresa al Re Artù. Teletrasportato.

Broccardo. Sicario in colletto bianco, si alza dalla panchina e non fa sconti a nessuno. Tratti scandinavi, giocate calienti. I compagni lo ribattezzano Lost, ma le vince quasi tutte. Letale.

Calabrese. Attaccante smart, fluttua nella rete e verso la rete, ma finisce contro la rete senza tanti complimenti. Wireless.

Fornasari & Berti. Greggio e Iacchetti della panchina, tra ululati, sketch e folklore riscaldano il clima e sostengono la squadra anche quando sarebbe da tapiro. Unione civile.

mercoledì 13 gennaio 2016

Vento di passioni




Aquila e Old Cluricaune 2-2 (2-1).
   Aquila (2-3-1): Romanin, Pasi, M.Bernardini, Lattante, Appignani, Broccardo, Gentili. (Rinaldi, Goteri, Calabrese).
Reti: Broccardo (2).

Pasi. Gioca agli autoscontri al volante di un Suv, travolge chi incontra senza badare al codice della strada. Toglie dal pentolone le castagne dal fuoco, spesso anche da quello amico. Monovolume.

M.Bernardini. Difensore sale e pepe, come certi stopper anni '90. Inizialmente accusa le festività, poi contribuisce a sparecchiare i cenoni imbanditi. Darebbe anche lo straccio in terra. Viakal.

Lattante. Fischia il libeccio, ma per lui è un vantaggio. Abituato a correnti contrarie, spende poche parole all'aria. Qualche battaglia contro i mulini, prova giocate di respiro, non sempre riescono. Ma domani... è un altro giorno. Via col vento.

Appignani. Al centro della tempesta riesce a non farsi disarcionare dai flutti. Aggancia palloni come Capitan Uncino, li risucchia come Spugna, qualcuno lo smarrisce sull'Isola che non c'è. Bucaniere.

Broccardo. Doppietta da esperto cacciatore di frodo: prima impallina un gruppo di tordi che si alza in volo, poi dimostra di saperci fare anche con l'arco e le frecce. Esordio coi botti, che si era tenuto da capodanno. Bracconiere.

Gentili. Isolato tutto il giorno senza cellulare, gli tagliano le comunicazioni anche in campo. Tutto solo là davanti prova tanti segnali di fumo, ma recapita anche qualche prezioso messaggio in bottiglia. Naufrago.

Rinaldi. Ciak, si gira: e partono scene destinate ad un pubblico adulto. Poi si accorge che i film d'essai non fanno per lui e recita una parte importante nel cinepanettone della difesa, senza affidarsi a controfigure. Trasformista.

Goteri. Dal Sudafrica a via Libia, dalle savane al Savena. Un safari diverso, ma non privo di suoi spunti... esotici. Springbok.

Calabrese. Marchiato a fuoco da una tacchettata sulla gamba che sembra un morso, ne fa un brand di sicuro successo. Inventore.