mercoledì 23 marzo 2011

Remuntada mancata




Cercasi sponsor batte Aquila 3-2.
Aquila (2-3-1): Romanin, Checchi, Summo, Gentili, Guaraldi, Goteri, Bernardini M. (Solini, Calabrese, Rinaldi, Berti).
Marcatori: Goteri, Gentili.

Checchi: Dolorante, a prendere le misure ci mette un po'. Poi ingrana. I suoi pazienti confidano che non succeda anche nelle estrazioni dentali. Diesel.

Summo: Se potesse accenderebbe dei falò in mezzo al prato per invadere il territorio nemico. Capitano di ventura, come una lancia trapana la difesa avversaria, come uno scudo umano difende peppe dalle ritorsioni. Multiuso.

Gentili: La mamma gli porta le scarpe. Lui la ringrazia e segna un gol, applicando la tecnica dal Ninho. E solo un carpiato del portiere leva a lui la gioia, alla squadra il pareggio. Bamboccione.

Guaraldi: Mamma sua invece ieri sera non ha potuto stirare, perchè i ferri se li era portati al campo lallino. Anche lui carbura nel secondo tempo, quando la lotta si fa più dura, quando ormai è troppo tardi. Rovente.

Goteri: La generosità, made in Catanzaro. Due gialli indiscutibili per salvare la squadra dalla disfatta, una rete e tanto ardore. Ci mancherà. Martire.

Bernardini M.: Prove tecniche da centravanti. Ansima nel pressing, avrebbe anche un paio di occasioni. Fa una partita migliore delle ultime, soprattutto per temperamento. Esperimento.

Solini: Il filosofo deve sempre arringare, lui sa bene la teoria. Ma alla prova della ragion pratica, il ragionamento si inceppa. Astratto.

Calabrese: L'anguilla pescata nel Reno risale inspiegabilmente la corrente a mo' di salmone. Si trova in difesa e combina un malestro. Poi cerca qualche sortita per rimediare. Fuoriposto.

Rinaldi: Nessun autogol, ed è gia' una notizia. Trema quando il portiere prova a rimpallarlo sulla schiena, obbligandolo alla figuraccia. Migliora la posizione via via che passano i minuti. Ma quella scarpa perennemente slacciata? Yeti.

Berti: Il paese delle meraviglie lo attende, ma lui è in ritardo. La primavera fiorita e il caldo lo valorizzeranno. Bianconiglio.

sabato 19 marzo 2011

Risorgimento


Fratelli di Riale, l'Aquila s'è desta.
Dell'elmo Lattante, si è cinto la testa.
Dov'è la vittoria?
C'è Forna in panchina,
chè schiava di Roma il gatto, il Berna la creò
Dalla Calabria alla Puglia,
dovunque lottiamo
stringiamci al bomber, mandiam Nino alla morte
mandiam Nino alla morte
la Barca chiamò!

Dopo le ceneri, il Risorgimento.


Aquila batte Maracanà 4-3.
Aquila (2-3-1): Romanin, Summo, Rinaldi, Gentili, Guaraldi, Goteri, Bernardini L.. (Bernardini M., Calabrese, Gargiulo, Lattante). All.: Fornasari.
Reti: Guaraldi, Lattante, Summo e Gentili
Ammoniti: Bernardini L.

Summo: Parte in difesa da Quarto, conduce i Mille in camicia rossa fino al gollaccio di Marsala. Chiede la forza a San Patrizio e torna il vero Sisco. Garibaldino.

Rinaldi: Finalmente raschia sugli avversari. Milionesimo autogol, ma alla fine se si ricomincia a respirar vittoria è anche grazie alla sua prestanza. Autolesionista.

Gentili: Che fatica difendere. Il centrocampo gli sta come una camicia di forza. Per fortuna che alla fine ammattisce completamente e libera il guizzo risolutivo. Sedato.

Guaraldi: Cerniera centrale, non gli cascano mai i pantaloni. Anzi, se li tira su, fraseggia al volo con Peppe e pareggia. Posizione e attaccamento. Lampione.

Goteri: Serata di digiuno per il figlio dell'Aspromonte. Dà però battaglia sui monti, e si inventa un paio di passaggi decisivi. Architetto.

Bernardini L.: Regista alla Cavour, il conte lascia la gloria ai compagni. Partita di sacrificio, senza cagotto. Lo specchio è la scivolata dell'ammonizione. Ruggente.

Calabrese: Mandato alla morte da solo, si getta nel covo dei pirati e fa il possibile per non farsi portar via il malloppo. Pontiere.

Bernardini M.: Inedito ariete di sfondamento, radiocomanda un calcio d'angolo con un colpo di fioretto. Testa grossa, piedi fini. Zuccone.

Gargiulo: L'emissario di Marchionne torna in patria per ristrutturare il reparto. E con la verve del maglioncino, si cuce addosso alle punte e difende gli operai. Controcorrente.

Lattante: Prende fiato dall'arduo vivere e soffia in porta una capocciata a incrociare che neanche Oliver Bierhof. Con la spintarella, da lestofante delle parti sue. Re di Puglia.

domenica 13 marzo 2011

mercoledì 2 marzo 2011

In bambola




Sotto la basilica illuminata, per le Madonne di San Luca soffiano vento e ispirazione. Ma in certe condizioni, quando gli avversari sono una temibile armata fatta di bambole è facile farsi contagiare dal sacro furore.


Di fronte alle Madonne, c'è un'Aquila che riesce a tenere in mano il pallino per quasi un tempo. Poi prende un pugnetto, e non si rialza più: in 10 minuti subisce quattro gol, e mette sotto le scarpe il campionato. Invece che voglia di riscatto, parte il contagio dello scoramento.


Invece che un branco di cani da caccia in un campo dove hanno appena liberato una schiera di conigli, i nostri sembrano catturati dentro un video dei Daft Punk. Aroundtheworldaround...
Serve un'altra carica, un altro fisico, un'altra fame.



Le Madonne batte Aquila 4-2


Aquila (2-3-1): Romanin, Checchi, Rinaldi, Summo, Bernardini L., Goteri, Berti. (Calabrese, Gentili, Solini, Guaraldi, Bernardini M.). All.: Fornasari.

Reti: Gentili, Goteri.


Checchi: Da un suo stop alla Raul Casadei comincia la fine. Poi, isolato, si fa male. Appannato.
Rinaldi: Autogol mentre sta chiacchierando. Poca lucidità, molta foga, ma disordinata. Ciarliero.

Summo: In casa, dentro uno scrigno chiuso con un lucchetto, c'è un sisco con classe e genio. Ma lì dentro lo ha serrato un altro sisco, quello nervoso e affaticato che ha preso il suo posto alla Virtus. Mr Hyde.
Bernardini L.: Dal divano alla tazza, il passo è breve. ''Ho la cacarella'', prima, durante e dopo. Seduto.

Goteri: Smandrappato, ma almeno tira e tenta di dare un colpo alla macchina ingolfata. Il migliore.
Berti: La prossima volta giocherà con la coperta. Sciarpato, si fa attutire i proiettili come dentro un igloo. Costipato.
Calabrese: Come uno svasso allunga il collo (già importante) per agguantare i pesci-pallone volanti che transitano dalle sue parti. Giraffa.
Gentili: Spacca tutto su punizione, e da lì potrebbe sfondare anche la Virtus. Invece si perde nel solito cincischio. Anonimo.
Solini: Nel primo tempo sgomita. Poi ritorna dentro quando ormai il capitombolo è compiuto. Sterile.
Bernardini M.: Ha due occasioni per rientrare in partita (l'Aquila), nella vita (lui). Il fratello gli attacca i problemi intestinali. Fermo.
Guaraldi: Tenta di opporsi al male con tutto se stesso. Ogni tanto sbaglia, ma non si perde mai d'animo. Olimpico.