sabato 19 marzo 2011

Risorgimento


Fratelli di Riale, l'Aquila s'è desta.
Dell'elmo Lattante, si è cinto la testa.
Dov'è la vittoria?
C'è Forna in panchina,
chè schiava di Roma il gatto, il Berna la creò
Dalla Calabria alla Puglia,
dovunque lottiamo
stringiamci al bomber, mandiam Nino alla morte
mandiam Nino alla morte
la Barca chiamò!

Dopo le ceneri, il Risorgimento.


Aquila batte Maracanà 4-3.
Aquila (2-3-1): Romanin, Summo, Rinaldi, Gentili, Guaraldi, Goteri, Bernardini L.. (Bernardini M., Calabrese, Gargiulo, Lattante). All.: Fornasari.
Reti: Guaraldi, Lattante, Summo e Gentili
Ammoniti: Bernardini L.

Summo: Parte in difesa da Quarto, conduce i Mille in camicia rossa fino al gollaccio di Marsala. Chiede la forza a San Patrizio e torna il vero Sisco. Garibaldino.

Rinaldi: Finalmente raschia sugli avversari. Milionesimo autogol, ma alla fine se si ricomincia a respirar vittoria è anche grazie alla sua prestanza. Autolesionista.

Gentili: Che fatica difendere. Il centrocampo gli sta come una camicia di forza. Per fortuna che alla fine ammattisce completamente e libera il guizzo risolutivo. Sedato.

Guaraldi: Cerniera centrale, non gli cascano mai i pantaloni. Anzi, se li tira su, fraseggia al volo con Peppe e pareggia. Posizione e attaccamento. Lampione.

Goteri: Serata di digiuno per il figlio dell'Aspromonte. Dà però battaglia sui monti, e si inventa un paio di passaggi decisivi. Architetto.

Bernardini L.: Regista alla Cavour, il conte lascia la gloria ai compagni. Partita di sacrificio, senza cagotto. Lo specchio è la scivolata dell'ammonizione. Ruggente.

Calabrese: Mandato alla morte da solo, si getta nel covo dei pirati e fa il possibile per non farsi portar via il malloppo. Pontiere.

Bernardini M.: Inedito ariete di sfondamento, radiocomanda un calcio d'angolo con un colpo di fioretto. Testa grossa, piedi fini. Zuccone.

Gargiulo: L'emissario di Marchionne torna in patria per ristrutturare il reparto. E con la verve del maglioncino, si cuce addosso alle punte e difende gli operai. Controcorrente.

Lattante: Prende fiato dall'arduo vivere e soffia in porta una capocciata a incrociare che neanche Oliver Bierhof. Con la spintarella, da lestofante delle parti sue. Re di Puglia.

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