giovedì 21 gennaio 2016

Una panchina per due




Aquila batte Salentodorica 5-4 (2-2).
Aquila (2-3-1): Romanin, Pasi, Tonielli, Lattante, Appignani, M.Bernardini, Gentili. (Broccardo, Calabrese). All.: Fornasari e Berti.
Reti: Gentili, Broccardo (2), Tonielli, Appignani.

Pasi. Quando la temperatura cala gli orsi polari sono nel loro habitat naturale. Rompe subito il ghiaccio e non smette di uscire a valanga. Abominevole per gli attaccanti avversari. Yeti.

Tonielli. Vola sulle ali del cappone, mette le zampe su almeno tre gol. E intanto Hollywood lo cerca per il sequel di 'La caduta'. Golden Globe.

Lattante. Le ore al dormitorio lo fanno entrare in campo con la beretta da notte. Si desta nel secondo tempo, quando la finisce di parlare nel sonno con i suoi presunti conterranei e finalmente fa sognare i compagni. Pisolo.

Appignani. Dopo il suo gol hanno convocato un conclave. Quando ha rischiato di segnare il secondo è dovuto intervenire San Pietro in persona per scongiurare danni maggiori. Appostata.

M.Bernardini. Prodotto della moderna flessibilità: da autista a centrocampista, dalla distinta alla grinta, dall'amministrazione del condominio alla giocata di raziocinio. Tuttofare.

Gentili. Si spacca in due per aprire la rimonta, ma ha il fisico di uno sbullonato. A fine gara si dissolve, si rimaterializzerà per il suo decimo tempo di giornata a sorpresa al Re Artù. Teletrasportato.

Broccardo. Sicario in colletto bianco, si alza dalla panchina e non fa sconti a nessuno. Tratti scandinavi, giocate calienti. I compagni lo ribattezzano Lost, ma le vince quasi tutte. Letale.

Calabrese. Attaccante smart, fluttua nella rete e verso la rete, ma finisce contro la rete senza tanti complimenti. Wireless.

Fornasari & Berti. Greggio e Iacchetti della panchina, tra ululati, sketch e folklore riscaldano il clima e sostengono la squadra anche quando sarebbe da tapiro. Unione civile.

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