Aquila batte Real Borgo 3-1
Aquila (2-3-1) Romanin, Checchi, Rinaldi, Guaraldi, Bernardini L., Gentili, Grassia. (Bernardini M., Solini, Calabrese, Montorzi)
Marcatori: Grassia (2), Bernardini L.
Checchi: Custode perfetto, fino a quando un pestone non fa saltare l'antifurto. Appena tornato, è già un'assicurazione sulla vita. Guardiano.
Rinaldi: Piedone senza testa, nel senso del cranio, che non usa mai per colpire la palla. Prova qualche incursione, il body da pattinatore lo limita. Imballato.
Guaraldi: Riciclato ala, tenta di far volare la squadra con sgroppate da bisonte. Duttile e tenace. Adattato.
Bernardini L.: La laurea e il futuro gli danno un cerchio alla testa. Vuole dirigere da fermo, ma spezzo le sue azioni sono tappate. Lob di testa decisivo. Raffreddato.
Gentili: Utile e raffinato, fa un gol (annullato dall'arbitro col tutor), inventa due assist, ma non perde del tutto la sindrome dell'armadillo in calzamaglia. Spiritello.
Grassia: Vecchio trapano, scava tunnel tra le gambe del portiere. Rapinatore feroce dell'ultimo minuto. Predone.
Solini: Santon, con testa da Balotelli. Si incapponisce sulla fascia, fatica ad alzare la testa per vedere anche i suoi sbagli. Peccato per la zampata ribattuta, che gli avrebbe dato fiducia. Testone.
Calabrese: Vive di rendita dopo l'eurogol. Ci mette più fisico e cuore del solito e gioca con semplicità. Progressi.
Montorzi: Da bistecca a macellaio. Si becca un'ammonizione, spacca il gioco degli altri e scivola con ardore. Sostanzioso.
Bernardini M.: Parte in ombra, poi arriva sui palloni con determinazione. Lavoro oscuro e fosforo. Intuitivo.
Aquila (2-3-1) Romanin, Checchi, Rinaldi, Guaraldi, Bernardini L., Gentili, Grassia. (Bernardini M., Solini, Calabrese, Montorzi)
Marcatori: Grassia (2), Bernardini L.
Checchi: Custode perfetto, fino a quando un pestone non fa saltare l'antifurto. Appena tornato, è già un'assicurazione sulla vita. Guardiano.
Rinaldi: Piedone senza testa, nel senso del cranio, che non usa mai per colpire la palla. Prova qualche incursione, il body da pattinatore lo limita. Imballato.
Guaraldi: Riciclato ala, tenta di far volare la squadra con sgroppate da bisonte. Duttile e tenace. Adattato.
Bernardini L.: La laurea e il futuro gli danno un cerchio alla testa. Vuole dirigere da fermo, ma spezzo le sue azioni sono tappate. Lob di testa decisivo. Raffreddato.
Gentili: Utile e raffinato, fa un gol (annullato dall'arbitro col tutor), inventa due assist, ma non perde del tutto la sindrome dell'armadillo in calzamaglia. Spiritello.
Grassia: Vecchio trapano, scava tunnel tra le gambe del portiere. Rapinatore feroce dell'ultimo minuto. Predone.
Solini: Santon, con testa da Balotelli. Si incapponisce sulla fascia, fatica ad alzare la testa per vedere anche i suoi sbagli. Peccato per la zampata ribattuta, che gli avrebbe dato fiducia. Testone.
Calabrese: Vive di rendita dopo l'eurogol. Ci mette più fisico e cuore del solito e gioca con semplicità. Progressi.
Montorzi: Da bistecca a macellaio. Si becca un'ammonizione, spacca il gioco degli altri e scivola con ardore. Sostanzioso.
Bernardini M.: Parte in ombra, poi arriva sui palloni con determinazione. Lavoro oscuro e fosforo. Intuitivo.
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