Plaza Cardueza incornata. Gli otto torelli appena svezzati fanno vedere blu&rosso agli aspiranti matador. Con cinque reti gli aquilotti si impongono e volano in classifica. Ora nella stalla si respira un'aria (?) di maturità che fa ben sperare per i duelli di primavera.
Aquila-Plaza Cardueza 5-2
Aquila: Romanin, Bernardini M., Rinaldi, Calabrese, Guaraldi, Gentili, Grassia. (Berti J.). All. Fornasari e Lattante.
Reti: Grassia, 2 Gentili, Berti, Guaraldi.
Bernardini M.: Macchina costruita per distruggere. Yeti precisissimo e puntualissimo nel nevischio, fa valere la stazza senza mai stizza. Il migliore.
Rinaldi: Barriccata di bontà. Parte timido, poi scalda i polpaccioni e agguanta la sicurezza nel freddo. Concede pochissimo. Baluardo.
Calabrese: Un po' pudico nell'affondare il colpo. Sperando che la bella stagione gli porti qualche chiletto in più, il giovane si gioca la carta della generosità. Balbetta su qualche pallone, ma subito rimedia. Morigerato.
Guaraldi: Atipico da centrale in mezzo al campo, tentenna un quarto d'ora. Poi prende il ritmo. Quando inizia a suonare lui, gli altri non si sentono piu'. E trova un gol da bombero. Batterista.
Gentili: Ardente e fantasioso. Se non si autosombrera è concretissimo e piazza due fiondate che avrebbero steso Tyson. Può diventare incontenibile. Veemente.
Grassia: Sblocca la partita e blocca la sua fascia. In mezzo ai giovanotti misura il fiato con l'attenzione di un pellegrino abituato ad attraversare i poli. La prossima volta farà un buco nel ghiaccio per iniziare a pescare. Amundsen.
Berti: Costipato, si inietta un'aspirina di pura fiducia. Decisivo quando, da fermo, si inventa l'interno sinistro del 4-2. Procede a folate, ma stavolta senza smog. Gnappoldinho.
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