La febbre salva l'Aquila dai tatticismi esasperati. Palla lunga e pedalare e rispunta la vittoria. Merito anche di un Tonielli formato serie A: quattro legni sopraffini, un gol, un assist per lo Gnappo volante e una punizione respinta su cui si avventa Grizo, il rapinatore di diligenze. Ma se il solista gorgheggia è perchè tutta l'orchestra, a cominciare dalla difesa, esegue bene l'accompagnamento. E andiamo.
Aquila batte Andrea Costa Automobili 3-1
Aquila (2-3-1): Romanin, Guaraldi, Rinaldi; Grassia, Tonielli, Bernardini M., Gentili. (Calabrese, Solini, Montorsi, Berti J., Baraldi). All. Fornasari
Reti: Tonieli, Grassia, Berti J..
Guaraldi: Solito spartano, riempie le strettoie con i muscoli. Si arrabbia quando svirgola, ma svetta che è un piacere. Ogni tanto impazzisce e si scaraventa in avanti. Bellicoso.
Rinaldi: Venti chili per coscia, se ne sentiva la mancanza. Rude, ma anche ordinato. E quando imposta difficilmente sbaglia. Massa critica.
Grassia: Vaga come un ossesso, alla ricerca della forma perduta. Non la trova. Ma quando gli viene data carne da mordere, è letale. Crotalo.
Tonielli: Trascina la squadra, tira da casa sua bevendo il caffè e facendosi la barba. Ha davanti a sè una muraglia fatta di legno, che prova a sfondare. Micidiale.
Bernardini: Non capisce se è difensore (non gli piace) o centrocampista (non lo convince). Quando si accende la lampadina, l'arbitro fischia tre volte. Flemmatico.
Gentili: Questa volta pensa di essere in discoteca. Ma in lista 'bomber' non c'è nessuno. Rapsodico.
Solini: Pornografico nel primo tempo. Prensile nel secondo, quando si mette sul palo e aiuta dietro. Scorribande a non finire, se alza la testa, si accorge che vede. Giunco.
Calabrese: Il fuscello della Barca potrebbe diventare albero maestro. Ma quando pensa di essere un guscio di noce, le onde lo sommergono. Operoso.
Baraldi: In difesa si trova a suo agio come un orso in una vasca da bagno piena di miele. Molla calci e pedate al pallone e dà sicurezza. Arcigno.
Montorsi: Corre più del solito e rischia anche di segnare, quando funamboleggia là davanti. Non si risparmia mai. Diligente.
Berti J.: Sforbiciata e arti marziali. Poche fiammate, ma degne di Bruce Lee. E finalmente ritorna al gol. Karateka.
Fou Fornasari: Con un polmone forato, urla e sbraita e prova a dare ordine al caos primordiale. Demiurgo.
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