sabato 21 marzo 2009

Due di due




Una vittoria contro gli ateniesi, ma soprattutto una vittoria contro la paura. Grazie, fratelli. Come novelli Dioscuri (documentatevi su Castore e Polluce, i due fratelli spartani figli di Zeus, partecipanti all'impresa degli Argonauti alla ricerca del vello d'oro) i Blues Berners hanno infilzato la porta avversaria quando ormai la partita sembrava trascinarsi verso un patetico zero a zero.


Alla fine esce il carattere, ma che fatica tirarsi fuori dalle sabbie mobili. Leggeri sui contrasti e un po' distratti, ci si sistema in corsa.


Per fortuna prima Miki poi Luca sono riusciti a insaccare due palloni importantissimi. Per fortuna che questa volta l'armata era guidata da un redivivo condottiero tornato in sella nel momento più difficile. Come Marcello Lippi, il nostro personalissimo special One ha lasciato lo Yacht in secca a Portofino e si è rimboccato le maniche per il bene della patria.


Mancano cinque partite.


Michi: Contratto fino al gol. C'è grande paura in te giovane apprendista. Poi la rete lo scioglie e sembra un altro. Ti facciamo segnare prima della partita così la prossima giochi forte anche all'inizio. Alla fine generosissimo in copertura e fa sentire addirittura il fisico. Enigma.


Vitto: Gioca quasi tutta la partita piantato dietro. Roccioso e ben posizionato, soffre i cambi di passo, ma non sbaglia quasi niente. Non aspettava altro che di marcare Pelatopoulos e se lo mangia sorridendo. Sornione.


Fede: Solita grande volontà. Un po' impreciso nei passaggi, ma spesso rimedia. Sta trasformandosi in un cursore di fascia stile Benarrivo e Di Chiara del glorioso Parma di Nevio Scala. Impostato.


Marceddu: Il cagliaritano figlio di fabbro non rinnega le sue origini e sforna cancellate e sbarre d'acciaio tutta la partita. E' un motorino caricato a mille. Pila Alcalina.


Jack: Il mister lo inventa terzino destro, ruolo a lui non naturale, ma che interpreta al meglio. Giù la testa, palla avanti, gli servirebbe un campo lungo mezzo chilometro. Dottore!


Paolino: Se quel pallonetto invece di uscire di pochi centimetri entrava forse la partita si risolveva prima. Solito Gattuso, uno dei pochi che i rimpalli ogni tanto li vince. Globe trotter.


Lascians: Continuo a pensare che in questo momento si trovi meglio in difesa, anche se lui si sente sacrificato. Interessante l'esperimento da punta, prende falli, protegge palla con estro. Quando infine si mette dietro e esce palla al piede ricorda il miglior Laurent Blanc. Pensoso.


Berna: Trova il sigillo che corona una partita meno lucente di altre. Contento di non dover fare la formazione e libero di occuparsi dei suoi piedi, prova a dirigere l'orchestra con il solito metodo ragionato. Spensierato.


Marcello: Gira un po' più a vuoto del solito. Ma il pigiama da solo vale un giudizio positivo. E' un attaccante che quando segna gli dai 8 e quando non segna.... Comunque sempre un piacere vederlo danzare sul velluto. Lavoro sporco?


David: Finalmente una buona prestazione. Concentrato e attento, gioca meglio più arretrato. Dimostra di poter ancora dare tanto alla causa. Speranza.


Gnappo: 8 per il tiro a giro sull'incrocio. 4 per tutte le volte che si autodribbla. A volte pare distratto, ma dà un contributo importante con la sua velocità. Solista.


Fede Mou: Il suo carisma lo precede. Basta la sua presenza per far dannare l'anima all'Aquila e per riportarla alla vittoria. Si prende anche licenze poetiche scambiando ruoli consolidati, ma con la sicurezza di un veterano. Bentornato!


Leo: Solita barcata di freddo e solito tifo appassionato. Anche per lui un ritorno e non a caso coincide con il ritorno ai tre punti. Mascotte.


Tommy: Agitato come sempre. Ma sicuro sulle rasoiate angolate iniziali. Sono tiri che finchè non ci vai non capisci dove vanno a infilarsi. Graziato da un palo, buona l'intesa con Vitto. Molleggiato.




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